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Il 2017 rappresenta un cruciale anniversario sia per la sponda americana che per quella austriaca del Gruppo CNH. Case IH è pronta a spegnere 175 candeline, quanti sono gli anni trascorsi dal lontano 1842, quando, proprio in Wisconsis lungo le rive del Root River dove oggi ha sede il moderno quartier generale, Jerome Increase Case ha fondato la ‘Racine Threshing Machine Works’ allo scopo di produrre una prima macchina per velocizzare la separazione del grano dopo la raccolta.

Il signor Case aveva acquisito una profonda esperienza nell’uso dei macchinari agricoli prima ancora di avviare la propria attività e farne la passione di una vita. Gli esordi dell’azienda furono strettamente legati a quelli dell’economia americana, con l’esodo dei pionieri verso ovest venivano create nuove ‘farm’ per produrre le derrate alimentari per i grandi centri urbani dell’Est in costante espansione demografica.

La strada verso CNH Global

Nel 1869 Case costruì il primo trattore con motore a vapore che, pur essendo montato su ruote, veniva trainato da cavalli e impiegato solo come fonte di energia per altri macchinari, poi nel 1876 fabbricò il primo trattore a vapore semovente. Nel 1902, cinque aziende si fusero dando vita alla International Harvester Company di Chicago; per la transazione fece da intermediario J.P. Morgan in persona, il banchiere americano che all’epoca dominava la finanzia d’impresa e le concentrazioni industriali. L’azienda produsse la sua prima mietitrebbia nel 1915 e nel 1923 presentò il prototipo del trattore Farmall. Dopo avere venduto oltre cinque milioni di trattori, nel 1977 la International Harvester lancia l’esclusiva mietitrebbia rotativa a rotore singolo Axial-Flow.

Case IH nasce nel 1985 quando J. I. Case acquisisce la divisione agricoltura di International Harvester, fondendo la tradizione di Case e IH in un unico marchio. Nel 1987 viene presentata la prima serie di trattori Magnum da 160 a 240 cavalli. Nel 1996 è la volta del mastodontico Steiger Quadtrac 620 da 692 cavalli. Nel 1999 Case Corporation si fonde con New Holland formando la CNH Global.

Steyr 70 anni

La Casa di St. Valentin quest’anno compie invece 70 anni. La prima pagina della storia ‘trattoristica’ fu scritta il 29 settembre 1947, con la consegna del primissimo Steyr Serie 180. Appena due anni più tardi, fu presentata la Serie 80, non meno leggendaria, di cui furono prodotte oltre 45.000 unità.

Nel 1964 fu presentato il primo trattore a trazione integrale destinato ad eseguire lavori nei campi degli alpeggi. Nel 1966, l’azienda esportò 500 trattori in Thailandia, un altro primato per il settore. Solo un anno dopo, Steyr lanciò sul mercato la sua serie Plus ad iniezione diretta, per un utilizzo ancora più efficiente del carburante.

I successi prima dell’acquisizione

Nel 1971, la serie Steyr Plus fu ampliata fino a comprendere il modello 760. Furono prodotti oltre 33.000 esemplari di questo trattore universale, molti dei quali furono esportati, alcuni anche in Tunisia. Nel 1973, l’azienda divenne attiva in Grecia e iniziò a sviluppare grandi trattori. Il risultato fu l’8160, il primo modello dotato di turbocompressore, una trasmissione powershift con trazione integrale centrale.

Nel 1982, Steyr presentò il suo efficientissimo sistema di frenatura integrale OptiStop. Alcuni dei modelli più grandi erano già dotati di un sollevatore completamente elettronico con controllo proporzionale e distributori ausiliari a controllo elettrico. Per quanto riguarda l’argomento del consumo di carburante, nel 1987 Steyr lanciò il suo primo trattore con un consumo di carburante inferiore al 200g/kWh, reso possibile grazie al nuovo processo di combustione HPCE. Nel 1996, Steyr fu acquisita da Case Corporation e fu rinominata Case-Steyr-Landmaschinentechnik.

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