Il settore agroforestale al centro delle strategie urbane delle città italiane: a Milano si è concluso il primo forum di agroforestazione promosso da Forestami, il progetto di forestazione della Città metropolitana di Milano che prevede la messa a dimora di 3 milioni di alberi entro il 2030 al fine di creare un ecosistema ricco di connessioni ecologiche e biodiversità con l’obiettivo di valorizzare benefici ambientali, sociali, economici e culturali per il capoluogo lombardo e i suoi cittadini.

Presenti come ospiti rappresentanti di comitati scientifici, enti di ricerca, professori e dell’Università Statale di Milano, aziende private e associazioni di categoria, che si sono riuniti per attivare un primo confronto sullo stato dell’arte del settore agroforestale e sull’analisi di prospettive e di scenari futuri. Con l’intento di favorire una progettazione congiunta e sinergica di sistemi verdi verso l’obiettivo comune di incremento di capitale naturale.

Quattro i momenti di approfondimento del progetto discussi nel corso della mattinata. Dalla panoramica delle politiche e degli sviluppi dell’agroforestazione all’approfondimento dell’agroforestazione dalla prospettiva dei Programmi di Sviluppo Rurale. Le opportunità e sfi­de dell’agroforestazione, lo stato dell’arte e le prospettive future sono state percorse dal dott.Giustino Mezzalira, Consigliere AIAF (Associazione Italiana Agroforestazione).

L’Agroforestazione rigenerativa per la produzione di servizi ecosistemici: il caso milanese della Valle della Vettabbia è stato invece presentato dalla dott.ssa Alice Giulia Dal Borgo, Università degli Studi di Milano: uno studio che ha esaminato le criticità, gli sviluppi e le soluzioni del progetto Milano Porta Verde 2030, il Parco Metropolitano nel capoluogo lombardo, con una visione organica che vede l’integrazione di agroecologia e servizi ecosistemici, infrastrutture e reti di vicinato, iniziative didattiche e culturali per la comunità.

Non è mancato un focus sulle esperienze delle aziende, un dibattito che ha visto il confronto di principi, valori, sviluppo di iniziative di economia circolare, sperimentazione di forestazione urbana e azioni che hanno impatto positivo sul futuro delle aziende e su quello delle prossime generazioni, sostenuto da Studio Marsilea, Fondazione Ca’ Granda, Distretto Agricolo DINAMO e Azienda Una Garlanda. Il convegno si è quindi concluso con uno sguardo alle prospettive e scenari futuri con una tavola rotonda che ha portato sul tavolo la visione delle sigle di categoria e delle istituzioni.

Agroforestazione, i commenti del primo forum

“Forestami è un progetto di ricerca integrato, interdisciplinare e strategico – ha esordito Enrico Calvo, Project Manager Forestami – che lavora costantemente alla costruzione di una visione che integri la natura nella città e nei suoi contesti urbani con la collaborazione di cittadini, associazioni e istituzioni: ci è sembrato quindi ormai necessario avvicinarci per la prima volta al mondo dell’agricoltura settore al quale è sempre più richiesta una dimensione ‘ecologica’”.

“È la prima volta che il progetto Forestami entra in dialogo con il settore dell’agroforestazione, attivando un primo collegamento tra campagna e città, collegando l’antichissima tradizione della campagna milanese con la metropoli in costante espansione spesso a spese dello stesso territorio rurale”, ha esordito Stefano Bocchi, Comitato Scientifico Forestami. “La parola d’ordine deve essere ‘approccio sistemico’ per ragionare su soluzioni alle più pressanti emergenze anche a livello climatico con un intervento interdisciplinare che va affrontato con uno sguardo di integrazione”.

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