attrezzature agricole

Questa volta è solo grazie alla Russia (e all’Ucraina) se i conti tornano. Mentre assai più svogliata appare l’Europa occidentale. Porta a queste conclusioni l’analisi del mercato europeo delle attrezzature agricole pubblicata da Cema.

Si tratta di un segmento decisamente appetibile per le aziende di settore, valutato intorno ai 3,3 miliardi di euro (2016). Dopo il marcato regresso del 2015, lo scorso anno è accreditato di un modesto calo (2 punti percentuali) mentre il 2017 potrebbe chiudersi con una sostanziale stabilità (più 1 per cento, per essere ottimisti).

Male Francia, Polonia e Germania

Non tutte le aree e non tutti i prodotti si stanno comportando nello stesso modo. La Francia, ad esempio, ha chiuso il 2016 con un pesante passivo delle vendite, diretta conseguenza di un’annata agricola difficile e quindi di una mancanza di liquidità per gli agricoltori. In Polonia è stata, invece, la sospensione dei sussidi a minare il mercato. Limitatamente alle irroratrici la Germania – pur rimanendo il primo mercato continentale – ha incassato un colpo da KO (meno 24 per cento le vendite). A bilanciare questi cali ci hanno pensato le nazioni dell’Est che hanno beneficiato di tassi di crescita piuttosto generosi. In particolare per quanto concerne le seminatrici di precisione.

In ogni modo, il settore si trova in una fase di fermento senza precedenti. Gli esperti del Cema evidenziano, per esempio, la tendenza all’acquisizione di macchine di maggiori dimensioni, la crescente richiesta da parte dei clienti di componenti elettroniche e tecnologie digitali, una sempre maggiore attenzione per gli aspetti ecologici e ambientali.

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