Insieme alle trince Jaguar 1000, i trattori della serie Axion 9 Terra Trac rappresentano senza dubbio le novità più importanti di Claas all’edizione 2025 di Agritechnica. Vincitore del Tractor of the Year 2026 nella categoria HighPower, il modello di punta Axion 9.450 Terra Trac incarna l’evoluzione più avanzata della tecnologia semicingolata del costruttore tedesco, ridefinendo il concetto di trattore ad alte prestazioni grazie a un perfetto equilibrio tra potenza, efficienza e protezione del suolo.

Tenuto gelosamente segreto fino all’apertura della fiera, il nuovo Axion 9.450 TT è stato testato in anteprima dalla redazione di Trattori in Germania, proprio durante le prove riservate ai giurati del Tractor of the Year. Rispetto al modello precedente 960 TT, il top di gamma della serie 9 non si limita al cambio di nomenclatura e al restyling: ogni componente è stato rivisto e migliorato.

La trasmissione ora integra un sistema di gestione adattivo e predittivo, l’unità cingolata è stata perfezionata, e la cabina completamente ridisegnata per offrire un volume interno superiore. Anche il sistema idraulico è stato aggiornato con una doppia pompa, mentre il TCO è contenuto grazie a componenti di ultima generazione che richiedono intervalli di manutenzione meno frequenti.

Claas Axion 9.450, la meccanica: cingoli migliorati e trasmissione adattiva

Come sappiamo, il progetto dei Claas Axion 9.450 Terra Trac non si limita alla sostituzione delle ruote posteriori con un sistema a cingoli. Tutto il retrotreno del trattore è stato modificato con componenti specifici per l’assale, che deve supportare coppie più elevate, un apposito sistema idraulico per lo sterzo, e un diverso design della carrozzeria, che deve fare spazio ai grossi cingoli allungati.

Proprio il sistema di cingolatura Terra Trac è ciò che rende questo trattore unico: grazie ai singoli rulli ammortizzati, la cingolatura mantiene sempre il massimo contatto con il terreno, garantendo un’ampia superficie di appoggio e prestazioni di traino eccellenti dovuti alla maggior trazione e al minimo pattinamento. La grande superficie di contatto protegge il terreno, evitando l’affondamento e riducendo la compattazione, e anche l’efficienza nei consumi di carburante è ottimizzata.

Novità su tutta la linea

Rispetto agli Axion della generazione precedente la nuova cingolatura Terra Trac degli Axion 9 presenta rulli e tendicingolo completa mente ridisegnati, con maggiore capacità per garantire maggiore affidabilità e durata e intervalli di manutenzione più lunghi. La quantità d’olio dei rulli è stata aumentata con intervalli di cambio estesi da 600 a 750 ore, e sono stati introdotti cappucci trasparenti per controllare rapidamente livello e qualità dell’olio. Anche i mozzi ruota e i cilindri sono stati aggiornati, con miglioramenti nella tenuta, nella durata e nella lubrificazione.

Il nuovo design del battistrada elimina il beccheggio e riduce la pressione sul terreno, mentre le sospensioni integrate su cingolo, assale anteriore, cabina e sedile garantiscono massimo comfort con velocità di trasferimento fino a 50 km/h. L’assale anteriore con sospensioni idrauliche e sistema di lubrificazione automatica e il motore sono le parti che rimangono uguali alla versione gommata.

Il motore Cursor 9, da 8,7 litri, è una garanzia di affidabilità ed efficienza, grazie a soluzioni avanzate come il common rail di ultima generazione e il turbo a geometria variabile a gestione elettronica che garantisce una risposta tempestiva ai carichi altamente variabili.

Un grande passo avanti rispetto all’Axion 960 TT è a livello della trasmissione a variazione continua CMatic. Si tratta sempre dell’unità ZF Terramatic TMG 45 HD, ma arricchita di nuove funzioni elettroniche che le sono valse la medaglia d’argento agli Innovation Award di Agritechnica. In particolare la gestione adattiva, che ottimizza in modo continuo motore e trasmissione sfruttando algoritmi autoapprendenti e mappe di efficienza di motore, trasmissione, impianto idraulico e sistemi ausiliari.

La funzione chiave, Auto Load Anticipation, rileva in anticipo variazioni di carico, ad esempio quando un attrezzo entra in contatto con il terreno, aumentando preventivamente il regime motore per garantire stabilità e prevenire cali di giri. Altri algoritmi regolano automaticamente rapporto di trasmissione e regime motore in base a carico, velocità e richiesta idraulica, assicurando potenza ottimale e consumi ridotti, senza intervento manuale dell’operatore.

La famiglia di motori FPT Cursor è progettata per soddisfare le esigenze più impegnative delle applicazioni offroad heavy-duty, con un design robusto e potenze che possono arrivare a 860 cavalli. Sul Claas Axion 9.450TT il Cursor 9 si ferma ‘solo’ a 448 cavalli, taratura che dunque non lo sottopone a sollecitazioni estreme, a garanzia ulteriore di lunga durata e affidabilità.

Claas Axion 9.450, anche l’idraulica è al top

Completamente rivisto anche l’impianto idraulico, progettato per rispondere alle crescenti esigenze di macchine e attrezzature agricole di grande capacità. Rispetto all’Axion 960, il nuovo sistema si distingue per un aumento significativo della portata, una gestione più intelligente dei flussi e una maggiore efficienza complessiva. Il nuovo Axion 9.450 adotta infatti una doppia pompa idraulica opzionale capace di fornire una portata complessiva fino a 370 litri al minuto (220 + 150 L/min), configurazione che consente di alimentare contemporaneamente più utenze ad alto fabbisogno mantenendo una risposta costante e una pressione stabile anche in condizioni di carico elevato.

Il nuovo circuito introduce due valvole con priorità idraulica, che garantiscono la disponibilità immediata di olio verso le funzioni più critiche, ottimizzando l’efficienza e riducendo le dispersioni energetiche. Precisione, efficienza e controllo Questo permette una distribuzione più intelligente della portata e migliora la reattività degli attrezzi, specialmente durante le operazioni che richiedono movimenti simultanei e precisi.

Grazie alla nuova architettura elettronica Cebis Connect, l’operatore può monitorare in tempo reale i parametri idraulici e regolare con precisione le impostazioni di flusso, priorità e pressione. Il sistema Electropilot di nuova generazione, integrato nel bracciolo multifunzione, consente poi un controllo ancora più intuitivo delle funzioni idrauliche, migliorando comfort e produttività.

La revisione dell’impianto ha portato anche a un miglioramento dell’accessibilità dei componenti e all’introduzione di nuovi raccordi ad alta efficienza, che riducono le perdite di pressione e semplificano le operazioni di manutenzione. Inoltre, gli intervalli di cambio dell’olio idraulico sono stati estesi da 600 a 750 ore, a conferma della maggiore affidabilità del sistema.

Il comfort non è mai stato un optional sui trattori Claas, ma sull’Axion 9.450 raggiunge livelli senza precedenti. Seduti al posto guida sembra di volare, perfettamente isolati da sobbalzi e vibrazioni grazie alla poltroncina dotata di sospensioni semi-attive con regolazione automatica in base al peso dell’operatore, all’abitacolo ammortizzato idraulicamente e perfettamente isolato dal telaio su quattro punti di sospensione, l’assale anteriore Proactiv che si adegua automaticamente alle condizioni di carico del trattore e all’intelligente sistema di sospensione idropneumatica dei cingoli, con un’escursione totale di 120 mm, in cui le ruote portanti e i rulli di appoggio sono ammortizzati separatamente.

La cabina è stata completamente riprogettata

Ma non è solo una questione di sospensioni, tutto l’abitacolo è stato riprogettato, ed entrando in cabina si percepisce subito la differenza. Innanzitutto è più facile accedere salendo i gradini in alluminio pressofuso con inclinazione regolabile e attraverso la portiera con angolo di apertura più ampio. Lo spazio interno è aumentato del 17%, grazie a una struttura più larga e profonda, con un volume complessivo di 3,24 metri cubi.

Lo spazio per le gambe è aumentato di altri 7 centimetri e sono presenti più vani portaoggetti, un frigorifero supplementare, prese d’aria per la pulizia e una luce dedicata nel vano porta attrezzi. Le proporzioni riviste, insieme a un parabrezza più ampio e a superfici vetrate cresciute del 10%, danno una sensazione di apertura e visibilità senza precedenti. Anche il lunotto posteriore, con i suoi 133 centimetri di larghezza, è oggi il più grande della categoria e consente un controllo totale delle attrezzature durante le manovre.

Lo si apprezza anche di notte grazie alla nuova illuminazione perimetrale a LED, con un pacchetto di luci che può raggiungere i 48.000 lumen. La rumorosità è di appena 66 decibel, merito non solo del sistema di sospensioni ma anche dell’ultilizzo di nuovi materiali fonoassorbenti. Anche il climatizzatore è stato completamente riprogettato con due ventole, anziché l’unica presente sulla generazione precedente, che aumentano del 30% la capacità di ventilazione e migliorano di oltre sei gradi l’efficacia del raffreddamento rispetto alla vecchia cabina.

Il sedile può ruotare fino a 40 gradi a destra e 10 a sinistra, ed è disponibile con ventilazione, riscaldamento e funzione massaggio. Insieme alla sospensione laterale e ai nuovi poggiapiedi, contribuisce a mantenere una postura rilassata anche durante le lavorazioni più impegnative. Sul fronte della tecnologia, la cabina è dotata del nuovo sistema CEBIS Connect, con schermo principale da 12 pollici che consente di controllare tutte le funzioni della macchina — dalla climatizzazione all’illuminazione, dal GPS all’impianto idraulico.

E può essere affiancato da un secondo display per la gestione delle telecamere (fino a 3) o delle applicazioni di precision farming. Il nuovo bracciolo integra il joystick CMotion e il comando Electropilot, ora in grado di gestire fino a trenta funzioni programmabili, migliorando l’intuitività e riducendo la necessità di spostare le mani durante il lavoro

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