Come nasce Deleks e qual è la sua struttura attuale? Quali brand gestite, sia per quanto riguarda i trattori che le attrezzature?

Deleks nasce tra il 2005 e il 2006 da un’intuizione: proporre online, tramite e-commerce, attrezzature agricole, inizialmente senza un fornitore esclusivo. Con il tempo, abbiamo iniziato a far realizzare macchinari su nostre specifiche tecniche, una sorta di produzione in conto terzi. È in questo contesto che prende forma il nostro marchio. Nella fase più recente abbiamo investito in un impianto produttivo per la realizzazione diretta di attrezzature agricole, componentistica e piccole macchine per l’edilizia.

In questo segmento operiamo in parte come produttori e in parte come commercianti, apportando modifiche ai prodotti ma senza realizzarli completamente in-house. Attualmente, i marchi trattati in esclusiva sono Deleks per le attrezzature e TAFE per i trattori. Realizziamo trinciatrici, cippatori, spazzaneve, tosasiepi professionali, trince per escavatori, cesoie forestali e pinze forestali. Invece, per quanto riguarda prodotti come zappatrici o minidumper elettrici, ci limitiamo alla commercializzazione, senza una produzione diretta.

Come si è sviluppata la collaborazione con TAFE? Quali sono i termini della partnership?

Siamo stati contattati da TAFE nell’estate del 2023. L’azienda si è rivolta a noi per la competenza e la capacità di sviluppare la rete di vendita di un nuovo brand per i mercati italiano e francese.
Attualmente siamo importatori ufficiali TAFE per Italia e Francia, con un magazzino logistico in entrambi i Paesi.

Qual è la gamma TAFE attualmente a listino?

Importiamo trattori compatti da 20-25 cv, disponibili sia in versione meccanica sia idrostatica. Inoltre, proponiamo un modello da 75 cv per campo aperto. La gamma è ancora in fase iniziale, ma l’obiettivo è estenderla progressivamente nei prossimi anni.

Quali strategie di vendita adottate e come viene gestita l’assistenza post-vendita?

Per i trattori TAFE abbiamo deciso di costruire una rete di vendita capillare. In Italia, contiamo già circa 20 concessionari, distribuiti su tutto il territorio. In Francia, la copertura è parziale ma in fase avanzata.
I trattori vengono importati direttamente da Deleks e successivamente distribuiti alla rete dei concessionari. L’assistenza post-vendita è demandata ai rivenditori, a cui garantiamo la disponibilità dei ricambi in 48 ore per ridurre al minimo il fermo macchina.

La gamma di compatti TAFE da 18 a 24 cavalli per agricoltura e garden specializzato

Quali sono i punti di forza dei trattori TAFE per il mercato italiano?

Sulla base dell’esperienza maturata finora, il principale punto di forza è l’affidabilità. Nel caso dei trattori compatti TAFE, abbiamo registrato zero richieste di assistenza su oltre 150 unità vendute. La qualità costruttiva è elevata e il prodotto è ben rifinito. Inoltre, rispetto ad altri competitor nella stessa fascia di prezzo e potenza, le macchine offrono maggiore ergonomia e comfort operativo. Dal punto di vista del concessionario, TAFE rappresenta una realtà solida, con una grande capacità di investimento nello sviluppo di nuovi modelli.

A differenza di altri produttori indiani o cinesi, TAFE ha creato una struttura tecnica e commerciale direttamente in Europa, con personale locale che conosce le esigenze del nostro mercato. Questo consente di progettare macchine pensate per l’Europa, e non semplici adattamenti di modelli destinati all’Asia. Tra i manager coinvolti, una figura sicuramente di spicco è Massimo Ribaldone, responsabile di tutte le attività europee di TAFE con una lunga e significativa esperienza nel campo della meccanizzazione agricola.

Il TAFE 7515 attuale top di gamma del brand indiano. Un trattore dall’architettura semplice ma equipaggiabile ad hoc con le ultime tecnologie di smart farming.

Le versioni europee dei trattori TAFE sono quindi diverse da quelle asiatiche?

Assolutamente sì. Le versioni destinate al mercato europeo sono progettate con specifiche tecniche ad hoc, sia in termini di conformità normativa (es. emissioni, sicurezza) che in termini di ergonomia, dimensioni e funzionalità.

Sul modello da 75 cv sono previsti contenuti tecnologici particolari?

Stiamo introducendo un sistema integrato di guida semi-autonoma e Smart Farming denominata ‘Terra’, che rappresenta uno degli elementi più innovativi del modello. L’idea è quella di proporre un trattore entry level sicuro e affidabile equipaggiabile con un pacchetto scalabile a livello di Smart Farming su misura per il cliente. Anche la cabina è stata completamente ridisegnata per rispondere agli standard europei. Siamo ancora in una fase iniziale di distribuzione, mancano quindi dati consolidati, ma crediamo di essere sulla strada giusta.

Quali sono gli obiettivi di Deleks nella distribuzione dei trattori TAFE per i prossimi anni?

Per l’Italia puntiamo a raggiungere una quota annua di 250-300 trattori compatti venduti, mentre in Francia pensiamo di superare questi numeri. L’ambizione è quella di consolidare la nostra rete e completare il portafoglio prodotti.

Ci saranno novità per il prossimo futuro?

Abbiamo in programma il lancio di un trattore da frutteto e di un light utility, già presentato come prototipo ad EIMA e che verrà commercializzato a partire da Agritechnica. Il light utility avrà circa 60-65 cv con un peso di circa 15 quintali, anche nella versione con cabina integrata e trasmissioni meccaniche o idrostatiche. Questo modello completa la gamma tra i 20 e i 75 cv, considerando che oggi il segmento dei 30 CV ha perso appeal a causa dei costi legati alle normative Stage 5.

Il frutteto sarà presente ad Agrilevante? Che caratteristiche avrà?

Ad Agrilevante la novità principale sarà proprio il frutteto, una macchina più bassa rispetto al 75 cv da campo aperto da cui eredita la meccanica ma con ponti ridimensionati, telaio ottimizzato e una larghezza di circa 1,6 metri. Un trattore semplice e ben costruito, adatto a vari impieghi, inizialmente offerto in versione senza cabina. Crediamo possa avere un buon successo commerciale specie al Centro-Sud Italia.

I clienti richiedono dotazioni come l’Hi-Lo e l’inversore elettroidraulico?

Ovviamente c’è una certa domanda per trasmissioni più strutturate, ma in questa fase preferiamo posizionarci in una fascia di prezzo più accessibile adottando gruppi meccanici di qualità. Finché riusciamo a impiegare componenti già prodotti in grandi numeri da TAFE in India e Turchia, possiamo mantenere prezzi competitivi e favorire l’ingresso dei prodotti nel mercato.

Come vede l’andamento del mercato trattoristico nei prossimi anni, anche in relazione agli incentivi?

Per quanto riguarda gli incentivi, tutti i nostri trattori possono essere abbinati al sistema di Smart Farming e di guida semi-autonoma ‘Terra’ e così rientrare nei bandi che richiedono sistemi di efficientamento dell’agricoltura.
Stefano Agnellini

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