L’ultimo DPCM, emanato dal Governo questa settimana, reintroduce svariate misure contenitive finalizzate ad arginare la nuova esplosione di contagi da Covid-19, dall’obbligo di mascherina anche all’aperto, alle restrizioni sulle aperture dei locali.

Insomma, l’inquietudine per la riproposizione di una situazione che, apparentemente, sembrava essere rimasta alle nostre spalle, è tanta. Ma, per fortuna, rimane attivo il regolare svolgimento delle attività fieristiche in programma nei prossimi mesi.

EIMA International, apprese le intenzioni governative, si è dunque attivata per accelerare le procedure che permetteranno l’arrivo di operatori esteri alla fiera, che si svolgerà in presenza dal 3 al 7 febbraio 2021.

EIMA International

EIMA International, lo slancio per far riunire gli attori del settore

Grazie alla disposizione emanata dal Governo il 7 settembre scorso, con la quale si istituiscono i “corridoi verdi” per consentire l’arrivo in Italia di agenti di commercio, rivenditori e acquirenti dai vari Paesi, FederUnacoma avvia ufficialmente le pratiche di autorizzazione per la grande rassegna della meccanica agricola EIMA International. Si svolgerà in presenza il febbraio 2021, mentre digitalmente il prossimo mese, dall’11 al 15 novembre (tramite la piattaforma virtuale EIMA Digital Preview)

Gli elenchi di operatori che chiedono di partecipare alla prossima EIMA International verranno sottoposti dall’ente organizzatore all’approvazione del Ministero degli Affari Esteri. In alternativa, è prevista la stessa procedura anche presso il Ministero della Salute. Le autorizzazioni all’arrivo in Italia verranno concesse con procedura semplificata se gli operatori risultano conformi al protocollo sanitario prestabilito.

L’iter per poter partecipare all’appuntamento fieristico

La regolamentazione prevede la presentazione di un modulo specifico all’ingresso nel Paese. Inoltre, anche l’attestazione dell’esito negativo dei test antigenico e molecolare effettuati nelle precedenti 72 ore.

La procedura sblocca le restrizioni nei confronti dei buyer stranieri precedentemente introdotte a causa dell’emergenza Covid. Rientra nell’ambito della strategia di rilancio del sistema fieristico italiano. Varata dal Governo con il “Patto per l’Export”,  individua proprio nelle fiere con forte vocazione internazionale uno strumento decisivo per la ripresa delle attività produttive e commerciali.

In forza dei “corridoi verdi” potranno essere presenti all’EIMA operatori dall’intera Europa. Inoltre, dal continente americano ed asiatico. Ma anche da tutte quelle nazioni dove sarebbero in vigore restrizioni ai trasferimenti, che possono invece derogare proprio in funzione di specifici eventi fieristici.

I paesi esclusi dalla politica dei “corridoi verdi”

I benefici dei “corridoi” non sono  applicabili, al momento, solo in particolari casi, vedi alcuni Paesi del Sudamerica (Brasile, Colombia, Cile), alcuni Paesi dell’area del Golfo (Bahrein, Kuwait e Oman) e dell’area balcanica (Kosovo, Montenegro e Macedonia del Nord).

In ogni caso – sottolinea FederUnacoma – gli operatori di questi Paesi potranno usufruire della piattaforma digitale EDP, che sarà in funzione dall’11 al 15 novembre prossimo e che consente agli espositori di mettere in mostra le gamme di prodotti e di stabilire, tramite le proprie room virtuali, contatti d’affari direttamente con gli operatori di ogni parte del mondo.

Nonostante gli sforzi profusi dagli organizzatori nel garantire le massime misure di sicurezza igienico-sanitaria, sono in molti i grandi produttori ad aver dato forfait. L’ultimo in ordine temporale è stato CLAAS.

In primo piano

Articoli correlati