Mentre l’allerta meteo regionale continua a rimanere rossa anche per giovedì 18 maggio, la situazione in Emilia-Romagna dopo l’alluvione degli scorsi giorni resta particolarmente critica. La quantità di pioggia che si è riversata sulla zona orientale della regione è impressionante: come riportato da CIA-Agricoltori Italiani in alcune aree sono stati superati complessivamente i 400 millimetri in 4 giornate di pioggia (con una piovosità annuale media di 700 mm).

La conta delle vittime a causa degli allagamenti e delle esondazioni, purtroppo, è salita: ora sono nove, tutte nella zona compresa tra la provincia di Forlì-Cesena e il litorale di Cesenatico. Gli sfollati nelle zone colpite sono più di 10mila, costretti a lasciare le loro abitazioni per i livelli dell’acqua, che ha invaso cantine, box e primi piani delle case. I fiumi esondati sono 21 (un dato senza precedenti), mentre i comuni con allagamenti diffusi su tutta la rete stradale e nelle campagne sono 24, ma il totale dei paesi coinvolti, tra smottamenti e frane, è decisamente superiore.

Emilia-Romagna, la situazione è drammatica

Per tutta la giornata del 17 maggio numerosi tratti dell’A14 sono rimasti chiusi dal traffico, così come le strade provinciali e statali delle zone colpite. Chiuso anche un tratto dell’A1, nella zona di Sasso Marconi, a causa di alcune frane che si sono riversate sulla carreggiata: più di 10 i km di code che si sono formate. Il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha parlato di “danni per qualche miliardo di euro”. Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia, ha già dichiarato che per la regione verrà deliberato lo stato di calamità.

“Profondo cordoglio per le vittime dell’alluvione che ha colpito nuovamente, e a distanza di pochi giorni, l’Emilia Romagna”, ha detto il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida. “Esprimo vicinanza e solidarietà agli sfollati e ringrazio tutti quelli che da subito si sono attivati per dare supporto alla popolazione. Il Governo è pronto a intervenire con ogni azione necessaria e assicurerà l’indispensabile supporto. Per fronteggiare l’emergenza e dare risposte immediate il Presidente Meloni ha indetto un tavolo con i ministri. Il Masaf è al lavoro per sostenere le aziende agricole e il mondo dell’agricoltura, asset primario della nostra Nazione”.

Il commento delle sigle di settore

“La situazione è drammatica nelle aree rurali dove più difficile è l’arrivo dei soccorsi nelle aziende isolate da alluvioni, frane e smottamenti con coltivazioni devastaste ed animali in pericolo”, questo il commento della Coldiretti, a margine del vertice con i ministri Nordio, Lollobrigida, Calderone, e i viceministri Bignami e Leo per concordare provvedimenti di sospensione degli obblighi in materia fiscale e contributiva e per i procedimenti giudiziari in aiuto alla Regione Emilia-Romagna.

Anche se la priorità resta ovviamente quella di continuare a operare per mettere in salvo vite e ripristinare la normalità nei paesi colpiti, Coldiretti ha messo in evidenza la necessità da parte delle istituzioni di lavorare sin da subito per la ricostruzione del sistema agricolo romagnolo, devastato dall’alluvione. E, proprio a tal proposito, il presidente della sigla ritiene “necessario un Decreto Legge Speciale del Governo e il relativo stanziamento di risorse congrue ad affrontare i danni subiti che crescono di ora in ora per le attività agricole” evidenzia Ettore Prandini nel precisare che “gli strumenti ordinari di intervento vanno attivati quanto prima, ma non sono sufficienti a garantire il salvataggio o la continuità delle filiere agricole del territorio colpito”.

Massima attenzione anche da parte di Confagricoltura alla grave situazione dell’Emilia Romagna. La rete confederale della sigla si sta infatti adoperando a tutti i livelli per andare incontro alle imprese e alla popolazione colpite dall’alluvione. “Costante il monitoraggio con le sedi territoriali: alla tragedia di queste ore si prospetta un futuro tutto in salita per le aziende agricole anche sul fronte del post emergenza, con intere coltivazioni andate perdute e danni enormi alle strutture”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti ieri pomeriggio ha partecipato al vertice convocato in Protezione Civile per una valutazione approfondita della situazione sulla base dei costanti aggiornamenti dal territorio.

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