Federacma: «scia di sangue nei campi italiani, tre decessi in poche ore». Torna la questione sicurezza
La sigla: «non possiamo continuare a piangere morti senza agire. Servono controlli e prevenzione. Servono subito». Le proposte (immagine d'archivio)

Dalla Toscana alle Marche, fino ad arrivare in Campania. In poche ore nelle tre regioni ci sono stati altrettanti incidenti mortali in agricoltura, in quella che si è rivelata una settimana drammatica per il comparto. A puntare i riflettori su quella che è stata definita come ‘strage silenziosa’, è stata Federacma, la sigla che riunisce i rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio.
Tre gli uomini – tutti sessantenni – che hanno perso la vita a causa del ribaltamento del loro mezzo agricolo: a Cautano, in Campania; a Tolentino, nelle Marche e in Valdelsa, in Toscana. Mentre svolgevano a bordo dei loro trattori semplici lavorazioni del terreno o operazioni di sfalcio. Una sequela di tragedie che, in realtà, non è limitata all’ultima settimana, ma all’intero 2025, come testimoniano gli articoli usciti sul nostro portale. Dopo aver espresso profondo cordoglio alle famiglie delle vittime, Federacma ha rinnovato l’appello accorato alle Istituzioni sull’annosa questione delle revisioni.
Federacma, il commento sulla ‘strage silenziosa’
“Non possiamo continuare a piangere morti senza agire. Servono controlli e prevenzione. Servono subito”, ha esordito la sigla in una nota. Secondo i dati INAIL, in Italia ogni anno più di 100 persone perdono la vita per incidenti con i trattori, e il ribaltamento è la prima causa. “Si muore per un mezzo non revisionato, per un freno che non funziona, per l’assenza di rollbar o cinture. Non possiamo accettare che un mezzo agricolo diventi un rischio mortale solo perché manca un controllo tecnico, una protezione, una revisione che lo renda sicuro”, ha poi proseguito il presidente di Federacma, Andrea Borio.
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Come ribadito da Federacma, le vittime di questi giorni erano tutte persone stimate nelle loro comunità, impegnate in piccoli lavori agricoli di routine. Dalla pulizia dei terreni di famiglia, allo sfalcio dell’erba fino ad arrivare a semplici operazioni di trasporto su strade comunali. “Tre storie che si assomigliano, con un esito tragico e, forse, evitabile”, ha ribadito la sigla.
La questione della revisione
Senza revisione tecnica obbligatoria, i mezzi agricoli possono diventare trappole mortali. “La legge che prevede la revisione dei trattori è stata approvata nel 2015, ma da allora è rimasta sulla carta – denuncia Borio –. Manca il decreto attuativo, mancano i centri autorizzati, mancano i controlli. E intanto contiamo i morti”.
Federacma chiede che il Governo adotti immediatamente il decreto attuativo per rendere operativa la revisione obbligatoria dei mezzi agricoli, stanzi le risorse necessarie e coinvolga le reti tecniche già disponibili per effettuare i controlli. “Non basta più parlare di sicurezza – conclude Borio –. Bisogna renderla reale, visibile, obbligatoria. Ogni giorno che passa senza agire, un agricoltore, un pensionato, un uomo può morire. La politica ascolti, lo Stato intervenga. Non c’è più tempo”.