Il Fondo Innovazione di Ismea torna al centro del dibattito, non solo per il comparto agricolo ma anche per quello agromeccanico. Lo strumento che incentiva l’aggiornamento tecnologico delle imprese legate al settore primario tramite finanziamenti per il rinnovamento dei macchinari e delle infrastrutture, è stato infatti portato sul tavolo dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte. Dove si è svolto un incontro per affrontarne le criticità, insieme a Federacma.

L’incontro, promosso dall’assessore Paolo Bongiovanni, ha visto la partecipazione del presidente di Federacma Andrea Borio e del presidente di ARPROMA/Confartigianato Cuneo nonché del presidente della Camera di Commercio di Cuneo, Luca Crosetto. In collegamento da remoto, invece, il direttore di Ismea Sergio Marchi e il dirigente Giorgio Venceslai.

All’ordine del giorno non poteva che trovare ampio risalto la crisi del mercato della meccanizzazione agricola, ai minimi storici, con il crollo delle vendite, la contrazione della produzione e le conseguenti ricadute occupazionali su diversi distretti. Situazione a cui, come ribadito da Federacma in una nota, contribuisce anche indirettamente il Fondo Innovazione Ismea. Le domande effettuate dagli agricoltori, infatti, molto spesso restano senza risposta, condannando le imprese al mancato rinnovamento del parco macchine.

Federacma, la situazione del fondo è complessa

“Abbiamo esposto con fermezza le difficoltà che stanno vivendo le imprese del settore – ha dichiarato Andrea Borio, presidente di Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio –. Se rinnoviamo i nostri ringraziamenti al Ministro Francesco Lollobrigida per aver recentemente portato a 175 milioni di euro la dotazione del bando Ismea pubblicato lo scorso dicembre, non possiamo che esternare il nostro rammarico per le istruttorie che procedono con lentezza e che, di fatto, provocano la paralisi del mercato.

“Per questo abbiamo fortemente richiesto e ottenuto da Ismea l’impegno a pubblicare la graduatoria completa, dove ciascun imprenditore può vedere, attraverso il proprio numero di domande e tutelando la propria privacy, quale posizione occupa ed eventualmente decidere di orientare diversamente i propri investimenti, magari utilizzando altri strumenti come i crediti d’imposta”.

Nuovi finanziamenti in vista?

Secondo quanto riferito da Ismea, su circa 6.000 imprese partecipanti al click day, solo 2.000 saranno ammesse a contributo con le risorse attualmente disponibili. È allo studio un possibile ulteriore rifinanziamento che potrebbe consentire lo scorrimento di altre 500 posizioni circa, ma ad oggi non vi è ancora certezza.

“Abbiamo sollecitato con decisione la necessità di accelerare l’analisi delle domande, per smuovere il mercato e dare un segnale concreto alle imprese che vogliono investire in innovazione – ha aggiunto Luca Crosetto (ARPROMA/Confartigianato Cuneo) che ha ribadito l’urgenza della situazione – Quella che vivono oggi molte imprese è una condizione estremamente complicata”.

“Ringraziamo Ismea per l’attenzione e la grande disponibilità dimostrata, così come l’assessorato regionale e i suoi uffici, che hanno coadiuvato l’organizzazione di questo importante confronto. Le soluzioni prospettate sono interessanti e utili, ora serve concretezza e rapidità per evitare che le aziende rinuncino a investire o si trovino costrette a ridurre ulteriormente l’attività”.

Federacma e la ARPROMA/Confartigianato Cuneo continueranno a monitorare da vicino l’evoluzione della situazione, chiedendo tempi certi e trasparenza nel processo di erogazione dei fondi.

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