Ferrari Mizar 70, così piccolo…e agile. La prova in campo
Compatto, semplice ma con tanta tecnologia in più. Il Ferrari Mizar entra nel mondo dell’elettronica con una nuova centralina veicolo con la quale ottiene il massimo dalla frizione elettroidraulica

Nuovi motori ma non solo. Il passaggio della gamma media degli specializzati di Abbiategrasso alle motorizzazioni Stage V è stato accompagnato da una crescita complessiva del livello tecnologico, con un maggior ricorso all’elettronica e alle sue funzioni, il potenziamento del sistema idraulico e miglioramenti a livello di ergonomia, abilità e comfort. Col marchio Ferrari la nuova generazione di questi trattori compatti di media potenza si chiama Mizar 70 ed è composta da 4 versioni isodiametriche con postazione di guida reversibile di serie.
Il Ferrari Mizar 70 AR in prova è il modello caratterizzato dal telaio con articolazione centrale, che grazie alla carreggiata stretta e al raggio di volta contenuto si presta agli impieghi in filari a sesti d’impianto ravvicinati in zone di pianura. L’allestimento con arco di protezione abbattibile è la scelta obbligata per chi deve lavorare sottochioma, in coltivazioni a tendone o in presenza di reti antigrandine come nel caso del nostro campo di prova, l’azienda agricola Mirtilli di San Vito a Gaggiano nel Parco Agricolo Sud di Milano (qui il video della prova)t.


Ferrari Mizar 70, la meccanica
La base comune a tutti i trattori prodotti dal gruppo BCS-Ferrari è il telaio integrale oscillante Os-Frame dotato di snodo centrale che consente all’avantreno un’oscillazione longitudinale fino a 15° rispetto al retrotreno. Ciò permette alle quattro ruote del trattore di mantenere costantemente il contatto con il suolo, scaricando a terra tutta la potenza del motore per aumentare forza di trazione e sicurezza.
Realizzato in un’unica fusione in ghisa, alloggia al suo interno la trasmissione del trattore, e nel caso delle versioni AR è dotato di un’articolazione centrale che grazie a un doppio cilindro di sterzo consente al trattore di compiere le svolte mantenendo sempre le ruote posteriori sulla stessa traiettoria delle anteriori. L’adozione di riduttori epicicloidali su entrambi gli assali, più compatti rispetto a quelli a cascata, oltre ad accrescere le doti di trazione e affidabilità, ha poi permesso di contenere al minimo il passo del trattore (1.480 millimetri) che quindi si presta benissimo a impieghi dove gli spazi di manovra sono ristretti.

Il motore a 4 cilindri Kohler KDI 2504 TCR è montato a sbalzo sull’assale anteriore in modo da distribuire i pesi al 50 per cento tra avantreno e retrotreno quando si lavora con attrezzi portati, per avere una guida più stabile ed esercitare una pressione minore sul terreno preservandone l’integrità. Dotato di turbo intercooler e common rail è tarato alla potenza massima di 63 cavalli a 2.600 giri, e non richiede quindi SCR per soddisfare i parametri Stage V.
Si tratta di un motore a regolazione elettronica e quindi il regime voluto può essere impostato in modo rapido e preciso attraverso la manopola dell’acceleratore a mano presente sul cruscotto. Un pulsante consente inoltre di memorizzare il regime motore desiderato e, successivamente, di richiamarlo o escluderlo all’occorrenza. I rinnovamenti maggiori hanno interessato però la trasmissione, che ora, grazie alla nuova centralina veicolo (VCU) dispone di nuove funzioni esclusive come la frizione Easy Plus, il Power Clutch System e lo Smart Brake & Go.

Niente strappi
Grazie alla centralina elettronica che tramite algoritmi di lavoro supporta l’operatore nell’utilizzo ottimale del pedale della frizione, gli innesti sono ora sempre dolci, graduali e senza strappi indipendentemente dallo stato in cui si trova ad operare il trattore, sia esso in piano o in pendenza, a pieno carico o meno. Il sistema non necessita di alcun tipo di regolazione da parte dell’operatore e consente l’ingaggio della frizione in tempi molto ridotti con l’ulteriore vantaggio di minimizzare l’usura dei componenti della frizione stessa.
Lo Smart Brake & Go, attivabile tra mite un pulsante sul cruscotto, permette invece di fermare e far ripartire il trattore solo premendo il pedale del freno, senza la necessità di utilizzare la frizione, anche in pendenza. Il Power Clutch System è un pulsante presente sia sulla leva dell’inversore che sulla leva delle marce, che permette all’operatore di invertire la direzione del trattore o cambiare velocità senza premere il pedale della frizione. Anche l’impianto idraulico è stato potenziato con una pompa maggiorata da 48 l/min che permette di allestire fino a 5 distributori a doppio effetto con scarico libero (in totale 11 prese idrauliche, 7 sul trattore in prova) e il sollevatore con il 25 per cento in più di capacità di sollevamento (1.900 chili).

Ferrari Mizar 70, la guida reversibile al centro
Altra caratteristica tipica dei trattori BCS-Ferrari e comune a tutte le versioni Mizar è la guida reversibile che permette di lavorare con precisione e comfort con l’attrezzatura montata al sollevatore posteriore del trattore e posta frontalmente al conducente. Grazie a una piattaforma rotante sospesa su silent-block e ai pedali sospesi montati su una torretta di comando girevole il modulo di guida composto da volante, cruscotto, pedali e sedile può essere ruotato di 180 gradi in pochi secondi e senza sforzo dato che una molla a gas mantiene il sedile in sospensione facilitandone la rotazione.
Il KDI 2504 TCR di Kohler, che nel frattempo ha cambiato nome in Rehlko, nasce dall’esigenza di combinare alte prestazioni con ingombri ridotti. Il sistema di iniezione common rail con pompa ad alta pressione da 2.000 bar consente un eccellente controllo della portata del carburante durante il processo di iniezione, mentre l’intercooler garantisce la corretta temperatura di ingresso dell’aria per assicurare prestazioni ottimali del motore e avere una maggiore coppia ai bassi regimi.
Il motore
Rispetto alle versioni precedenti ora anche il pedale dell’acceleratore è sospeso, quindi c’è più spazio in pedana rispetto ai modelli passati ed è aumentata la corsa del sedile. In pratica l’ergonomia è uguale sia nella guida frontale sia in quella retroversa. Nel complesso, considerate le dimensioni del trattore, il posto guida è sufficientemente confortevole, con i comandi a leva del sollevatore e dei distributori posti a fianchi del sedile e dunque ben raggiungibili.
Per mantenere il baricentro basso è ovviamente presente il tunnel centrale su cui proprio di fronte al sedile sono poste le leve delle 3 gamme, delle 4 marce e dell’ inversore, per un totale di 12 rapporti avanti e 12 in retro la cui gestione è notevolmente migliorata grazie al Power Clutch System. Volante regolabile Il volante può essere impostato in altezza, mentre il sedile di serie è dotato di ammortizzatore a molle regolabile in funzione del peso dell’operatore e può essere sostituito con i modelli Grammer oppure Cobo a sospensione pneumatica disponibili in optional. Il cruscotto incorpora il pannello della strumentazione con indicatori analogici e un piccolo display digitale a colori TFT dove sono evidenziati i principali parametri operativi della macchina.