A quasi setti mesi dall’apertura dei cancelli, iniziano ad accendersi i riflettori sulla prossima edizione di Fieragricola 2026. Per presentare l’edizione ventura gli organizzatori hanno scelto i vigneti e le colline moreniche della Lugana, a sud del Lago di Garda, tra Sirmione e Peschiera. Una zona caratterizzata da terreno argilloso e limoso, compatto e difficile da lavorare. È proprio qui che nacque Sergio Zanato, il fondatore dell’azienda agricola e vitivinicola che porta il suo nome e in cui si è svolto il Fieragricola Day per illustrare a stakeholder, associazioni di categoria e stampa i dettagli della 117esima edizione di Fieragricola.

In programma dal 4 al 7 febbraio 2026 a Veronafiere, Fieragrciola 2026 ha un claim chiarissimo: Full Innovation. Scelto per sintetizzare una nuova missione che alla trasversalità dell’esposizione (meccanica agricola, zootecnia, energie rinnovabili, viticoltura e soluzioni ad alto tasso di tecnologia come digitalizzazione, biosolution, gestione razionale dell’acqua, robotica) affianca una significativa spinta verso internazionalizzazione e formazione.

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Fieragricola 2026, verso un affluenza da record

L’obiettivo è chiaro: puntare a superare i numeri dell’edizione precedente (98.000 visitatori, 142 convegni, 838 espositori da 20 nazioni, 11 padiglioni occupati). Al centro dell’edizione 2026 le sfide che l’agricoltura sta affrontando e si troverà ad affrontare nei prossimi anni, alla luce dei cambiamenti climatici, dell’aumento della popolazione mondiale e delle esigenze legate all’incremento della produttività. Centrale anche la tematica del cambiamento generazionale all’interno delle aziende agricole.

«Veronafiere accelera sulla proiezione internazionale di Fieragricola, ampliando il network globale e rafforzando la presenza di top buyer qualificati – ha dichiarato Adolfo Rebughini, Direttore generale di Veronafiere –. Solo nell’ultima edizione abbiamo accolto 8.000 operatori esteri da 79 Paesi, e attivato programmi di incoming con 80 top buyer da 28 mercati chiave. Per l’edizione 2026 l’obiettivo è consolidare e diversificare ulteriormente la presenza internazionale con un focus su aree ad alto potenziale in particolare, Spagna, Austria, Alpe Adria, Turchia, Europa Centro Orientale ed Eurasia, Nord Africa, Africa Subsahariana, America Latina».

«Il claim “Full Innovation” riflette un’impostazione strategica chiara: abilitare un’agricoltura più competitiva, sostenibile e resiliente. Vogliamo offrire una piattaforma integrata su innovazione tecnologica, sicurezza alimentare, adattamento climatico, nuovi modelli produttivi e organizzativi, con un forte investimento in formazione e sviluppo del capitale umano. Le sfide globali impongono risposte concrete: Fieragricola intende contribuire a costruirle», ha puntualizzato Rebughini.

Il ruolo della formazione per le generazioni future

Fra tecnologia, digitalizzazione e spinta all’internazionalizzazione, una delle principali missioni sarà valorizzare il capitale umano. «Fieragricola 2026 sarà una piattaforma viva e specializzata, al servizio del settore agricolo e dei suoi protagonisti attraverso sistemi di analisi dati, tavoli di ascolto, profilazione intelligente, incoming qualificato, forum tematici in grado di offrire risposte in chiave di business e di formazione a visitatori specializzati quali agricoltori, allevatori, imprenditori agromeccanici, veterinari, operatori del settore delle energie rinnovabili, mangimisti, aziende agricole ad elevato tasso di specializzazione», ha specificato Valeria Santolin, exhibition manager B2B di Veronafiere. Le novità di Fieragricola 2026.

Fra conferme e novità, attenzione ai giovani imprenditori e agli studenti degli istituti agrari e delle Facoltà di Agraria, accordi con le principali associazioni di categoria del sistema agricolo nazionale, Fieragricola 2026 – anche grazie all’area Fieragricola Tech – presenterà un nuovo layout espositivo che coinvolgerà gli 11 padiglioni occupati, le aree dinamiche esterne e gli ingressi al quartiere fieristico.

«Puntiamo a rafforzare la verticalizzazione dei diversi segmenti dell’agricoltura e della zootecnia, confermando il quadro di mostre ed eventi zootecnici internazionali – ha detto Matteo Pasinato, Event manager area Agritech di Veronafiere – offrendo focus specifici su temi che sono cruciali per rispondere alle sfide dell’agricoltura del futuro, con particolare attenzione a digital farming e gestione dei dati; gestione dell’acqua e del territorio; tecnologie, normative e policy in tema di agrivoltaico ed energie rinnovabili; agricoltura rigenerativa; rigenerazione del suolo del vigneto; interoperabilità in agricoltura».

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