Guaresi, noto produttore di macchine per la raccolta del pomodoro da industria con sede nel ferrarese, ha portato a termine l’acquisizione di Grim, società di Jesi specializzata nella costruzione di macchinari per l’irrigazione e per la difesa delle colture, con un fatturato annuo di 10 milioni di euro. Un’operazione importante che amplia il campo di competenza di Guaresi. Infatti, alle iconiche macchine da raccolta del gruppo (dalle Super G alle G passando agli attrezzi come il Tomato Sniper) si aggiungono ora le irroratrici semoventi di Grim. Le gamme di entrambi i produttori erano state messe in bella mostra anche durante Eima 2022.

L’acquisizione è stata resa possibile (e supportata) da Hyle Capital Partners sgr, compagnia di private equity presente nel capitale di Guaresi sin dallo scorso giugno tramite il fondo Finance for Food One. Con un Ebitda di 5,6 milioni e liquidità netta per 12 milioni, grazie a questa acquisizione Guaresi ora punta a raggiungere 40 milioni di euro di fatturato nel 2023 e arrivare a 50 milioni entro cinque anni, con target di 35 milioni per Guaresi e 15 milioni per Grim.

L’intento, ora, è quello di raddoppiare la capacità produttiva degli stabilimenti per entrambi i marchi. Nel frattempo il costruttore opera su due stabilimenti produttivi per una superficie complessiva di 10.000 mq (suddivisi tra produzione e magazzino). Acquisizione di Grim a parte, Guaresi intende comunque procedere con l’espansione del brand molto probabilmente nel ramo delle macchine e degli attrezzi ad alto contenuto tecnologico del settore ortofrutticolo. Una mission sfidante che il presidente del gruppo Livio Marchiori, e l’amministratore delegato Massimo Zubelli potranno portare avanti anche grazie all’apporto dell’esperienza della famiglia Guaresi.

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