factory Massey Ferguson

Dopo l’analisi delle immatricolazioni italiane, affrontata nella nostra recente intervista al Presidente di FerderUnacoma Massimo Goldoni, ecco i dati del mercato mondiale diffusi da Agrievolution, l’associazione che riunisce i principali Paesi produttori. Il mercato mondiale delle trattrici chiude il 2014 con una lieve flessione rispetto all’anno precedente, segnando un totale di 2.130.000 unità vendute rispetto ai 2.200.000 del 2013 che hanno rappresentato il miglior risultato storico per il settore. Malgrado la flessione, pari al 3 per cento, i livelli di vendita si mantengono dunque molto elevati a conferma di come lo sviluppo dell’agricoltura, soprattutto nelle economie emergenti, comporti una crescita delle domanda di meccanizzazione.

In termini numerici, il mercato indiano e quello cinese si confermano i più consistenti, segnando rispettivamente 593 mila e 525 mila trattrici, con un calo del 4 per cento per l’India rispetto al 2013 e un livello in linea con quello dell’anno precedente per la Cina. India e Cina coprono da sole oltre il 50 per cento del totale mondiale, anche se in termini di valore aggiunto, di qualità dei mezzi e di potenza motoristica i mercati occidentali restano leader a livello mondiale. Sempre in termini numerici, il terzo mercato è quello degli Stati Uniti, che chiudono il 2014 con 208 mila trattrici immatricolate, pari ad un incremento del 3 per cento; mentre l’Unione Europea registra un calo complessivo dell’8 per cento, in ragione di 169 mila macchine contro le 184 dell’anno precedente. Sebbene in calo per quanto riguarda il mercato interno, l’Europa si conferma un forte produttore di trattrici, che in buona parte vengono collocate sui mercati esteri: l’Europa assorbe infatti, in termini di unità, circa l’8 per cento del totale mondiale, mentre in termini di produzione rappresenta, in valore, circa il 20-25 per cento, con un fatturato stimato intorno agli 8,2 miliardi di euro.

Il quadro statistico diffuso da Agrievolution vede in posizione di rilevo il Brasile, che, sia pure con un calo del 15 per cento rispetto all’anno precedente, mantiene un quantitativo di trattrici immatricolate molto elevato (55.500 unità), e la Turchia, che segna invece una crescita del 12 per cento, portandosi a quota 58.500 unità, che la colloca al quinto posto assoluto a livello globale. In generale, gli analisti osservano una tendenza alla diminuzione della quota di trattrici di potenza elevata, e all’aumento del segmento delle trattrici di bassa e media potenza, forse come conseguenza dello sviluppo delle colture specializzate nei Paesi occidentali e delle esigenze specifiche dei Paesi emergenti che richiedono mezzi più compatti e meno impegnativi in termini di investimento.

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