JCB, dal Regno Unito arriva il via libera per i macchinari a idrogeno
Un'altra pietra miliare, che segue l'ok da parte dei Paesi europei alla commercializzazione dei motori a idrogeno. Il commento di Lord Bamfrord

Un altro momento storico per JCB, che si pone di diritto sulla lunga e lastricata strada della sostenibilità. Non solo per quanto riguarda il settore construction, ma anche per quello agromeccanico. Sì, perché dopo l’ok dei Paesi europei dei sistemi propulsivi a idrogeno, il Governo del Regno Unito ha introdotto una nuova legge che, di fatto, liberalizza la circolazione sulle strade britanniche delle macchine operatrici alimentate a idrogeno. La firma sul nuovo provvedimento legislativo è stata effettuata lo scorso 29 aprile da Lilian Greenwood, parlamentare e Ministro per il Futuro delle Strade (Secretary of State for Future of Roads).
In sostanza la nuova norma, che consente ai mezzi da cantiere e agricoli alimentati a idrogeno di circolare sulle strade pubbliche, non poteva che essere accolta con grande entusiasmo da JCB. Che proprio sulle motorizzazioni a idrogeno ha imperniato la sua strategia sostenibile. Il Presidente di JCB, Anthony Bamford, che ha avviato un progetto da 100 milioni di sterline per sviluppare un motore a combustione a idrogeno per alimentare le macchine del gruppo ha definito la notizia “storica”. La reazione di Lord Bamford è arrivata mentre una terna alimentata a idrogeno percorreva le strade di Londra per celebrare l’importante annuncio, facendo visita al Ministero dei Trasporti per incontrare il Ministro che ha reso possibile la modifica legislativa.

JCB, prosegue l’offensiva sull’idrogeno
“Questa giornata dimostra ancora una volta che siamo dalla parte delle imprese britanniche, poiché ora per la prima volta consentiamo la circolazione legale di macchine operatrici e trattori alimentati a idrogeno sulle strade del Regno Unito”, ha dichiarato Lilian Greenwood. “Stiamo supportando il Piano di Cambiamento del Regno Unito lavorando a stretto contatto con aziende britanniche innovative come JCB per sfruttare le opportunità della transizione verso l’azzeramento delle emissioni, promuovendo l’innovazione e creando posti di lavoro che mettono nelle tasche di chi lavora sodo e garantiscono il nostro futuro”.
Entusiasta il commento del presidente, Lord Bamford. “Il team ha svolto un lavoro straordinario per sviluppare un motore a combustione interna a idrogeno. Ha già ricevuto un clamoroso sostegno dai nostri clienti che hanno valutato la tecnologia; affermano che è semplice da usare e offre prestazioni pari a quelle dei motori diesel. Siamo lieti che il governo abbia ora approvato questa modifica legislativa. È servito molto lavoro per arrivare a questo punto. È davvero una giornata storica per il brand e un momento fondamentale per l’uso dell’idrogeno come combustibile a zero emissioni di carbonio nel settore delle macchine edili e agricole. Ora disponiamo della legislazione che consente alle macchine alimentate a idrogeno di circolare su strada tra i cantieri e tra le aziende agricole”.

Ora il Regno Unito e poi…
Lilian Greenwood ha firmato l’atto legislativo all’inizio di aprile per aprire la strada a una modifica al Regolamento sui veicoli stradali (costruzione e utilizzo) del 1986. Norma che consente l’uso su strada di macchine mobili non stradali alimentate a idrogeno. La modifica legislativa è entrata in vigore il 29 Aprile. Altri veicoli alimentati a idrogeno, tra cui automobili, autobus e camion, erano già autorizzati per legge a circolare sulle strade del Regno Unit. Ma le macchine edili e agricole alimentate a idrogeno, praticamente fino a ieri, non potevano farlo.
Questo progetto pionieristico, presso lo stabilimento motori nel Derbyshire, è stato portato avanti personalmente dal Presidente del gruppo Anthony Bamford. Che ha lanciato la sfida agli ingegneri dell’azienda a compiere un’importante svolta nell’uso dell’idrogeno come combustibile in un motore a combustione. JCB ha utilizzato prototipi di sollevatori telescopici, terne, trattori e generatori alimentati a idrogeno in cantieri vicino a Birmingham. E ora sta testando alcuni di questi mezzi in collaborazione con società di noleggio e importanti appaltatori in tutto il Regno Unito.