Il colosso giapponese presenta ad Hannover la nuova serie M7002, l’evoluzione della propria gamma di maggiore potenza M7001. Come nella precedente generazione, sotto il cofano c’è il V 6108, l’eccentrico 4 cilindri Kubota da 6,1 litri tarato per potenze fino a 170 cavalli.

Kubota M7002, nuovo cambio e più tecnologia di bordo

La prima novità riguarda la trasmissione ed è costituita da un nuovo cambio powershift con sei marce sottocarico, disponibile in alternativa all’unità ‘stepless’ dell’allestimento Kvt. Altri significativi upgrade sono rappresentati dall’ottimizzazione del sistema di gestione Hms e dall’affinamento della funzione Autosteer. In più, cavalcando il know-how Kverneland, Kubota introduce sugli M7002 un’inedita tecnologia per il controllo delle attrezzature, sviluppata secondo i canoni Isobus Classe III e battezzata con l’acronimo TIM (Tractor Implement Management).

La prima applicazione è stata messa a punto per il lavoro con rotopresse: la comunicazione bilaterale trattore-operatrice si concretizza in una vera e propria autogestione del cantiere, in grado di interrompere e riprendere autonomamente l’avanzamento nella fase di scarico delle balle, modulando adeguatamente il regime motore con ovvi vantaggi sia in termini di produttività che di comfort per l’operatore. Costruiti nello stabilimento francese di Bierne, i nuovi ‘orange’ si presentano ovviamente con tutte le carte in regola per il mercato europeo, compresa la conformità alla ‘Mother Regulation’. Rispetto agli M7001 sono previste da libretto due nuove misure di pneumatici: 600/60 R28 per il treno anteriore e 710/60 R38 per il posteriore.

Il progetto ‘e-Power’ e l’autonomo Kubota

Ad Agritechnica Kubota svela in anteprima assoluta anche il progetto ‘e-Power’, un’innovativa power unit ausiliaria installabile in prossimità dell’assale posteriore dei trattori, in grado di offrire alle attrezzature un boost elettrico di 10,5 kW a basso voltaggio (56 Vdc). L’apposito attacco viene collocato a ridosso della pto meccanica: tramite il sistema TIM precedentemente citato, l’operatrice può attivare e disattivare autonomamente l’alimentazione elettrica supplementare in funzione delle reali necessità.

Sotto i riflettori della ciclopica biennale di Hannover, la Casa giapponese presenta inoltre il proprio primo trattore autonomo. In verità, la chicca è rappresentata da un geniale sistema di controllo a distanza, attraverso il quale un operatore può gestire da remoto tutte le funzioni di un mezzo convenzionale, oppure governare da un posto di guida contemporaneamente due trattori. Tale tecnologia, sviluppata in collaborazione con Topcon e un team di ricercatori della Kansas State University, è stata messa a punto sia per i trattori di alta potenza M7002 che per gli specializzati Kubota Serie L.

Kubota trattore autonomo

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