La Regione Lombardia scende in campo a fianco degli agricoltori e degli agromeccanici e stanzia 26.3 mln € per favorire l’ammodernamento del parco macchine agricole e dei frantoi oleari, in linea con gli obiettivi del PNRR (da cui sono stati attinti i fondi per l’intervento). La spesa massima ammissibile sarà di 35.000 €. Cifra importante, che lieviterà a 70.000 € nel caso dei giovani agricoltori. L’annuncio dell’approvazione della delibera da parte della giunta regionale è stato dato dall’assessore all’Agricoltura Alessandro Beduschi. Positivo il commento di Cai Agromec, la sigla che riunisce i contoterzisti.

La Lombardia punta sul rinnovo dei macchinari agricoli. Il commento

«Si tratta di un provvedimento che va nella direzione indicata da tempo dalla nostra categoria e che abbiamo ribadito anche durante i nostri più recenti incontri istituzionali – ha esordito il presidente di Cai Agromec Gianni Dalla Bernardina –. Il comparto agromeccanico, infatti, oggi svolge circa il 90% dei lavori necessari alla moderna agricoltura e necessita di conseguenza di macchine e attrezzature tecnologicamente all’avanguardia. È proprio questa, del resto, la base di partenza per giocare la difficile partita della competitività, sia a livello nazionale sia europeo».

«Questi contributi saranno concessi, come chiarisce la Regione Lombardia, alle imprese agromeccaniche e alle micro, piccole e medie imprese agricole, fino a un massimo del 65% dell’investimento, con la quota che salirà all’80% in caso di imprese guidate da giovani agricoltori. Ci sembra una formula ben congegnata, tanto che auspichiamo arrivino presto emulazioni virtuose da parte di altre Regioni. La massima attenzione, in questi casi, va infatti sempre posta anche sulle modalità stesse di assegnazione dei fondi disponibili, per fare in modo che iniziative come questa siano pienamente efficaci».

«Il ringraziamento della nostra organizzazione – conclude Dalla Bernardina – va anche a Confai Lombardia e al suo presidente Leonardo Bolis, aderente a Cai Agromec, per il prezioso lavoro svolto a livello regionale».

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