Dopo i primi dati rilasciati a inizio anno, era parso subito chiaro agli addetti di settore che replicare i dati del 2021 sarebbe stato molto complicato, se non impossibile. E così, almeno per i primi cinque mesi del 2022, è stato. Il mercato trattori, in base ai dati rilasciati da FederUnacoma durante l’assemblea annuali svoltasi in quel Varignana (Bologna) e nella quale sono stati nominate anche le nuove cariche federali, è in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Complice, come ribadito dal presidente Alessandro Malavolti, la “flessione tecnica” che ha colpito gli indici del settore, a causa soprattutto degli intoppi della supply chain globale, mai completamente ripresasi dopo lo tsunami del Covid-19. Flessione che si è riversata sulle tempistiche di consegna dei mezzi, aumentate a dismisura (ma non sulla domanda, che continua comunque a essere consistente).

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Mercato trattori, i numeri calano ma la domanda resta alta

Il mercato trattori in Italia registra, nei primi cinque mesi di quest’anno, una flessione rispetto allo stesso periodo 2021, ma i volumi di vendita restano comunque elevati. Dopo i risultati record dello scorso anno, quando le vendite di trattrici hanno segnato una crescita del 36% (24.400 unità immatricolate) – secondo i dati forniti dal Ministero dei Trasporti ed elaborati da FederUnacoma – si registrano cali per tutte le tipologie. Le trattrici registrano un decremento dell’11% (9.182 mezzi venduti nei cinque mesi), e in calo sono anche le trattrici con pianale di carico (-13,9%), i rimorchi (-9%) e i sollevatori telescopici (-24,3%), mentre solo le mietitrebbiatrici segnano un attivo, pari a 2,3 punti percentuali.

Malgrado le flessioni, i livelli di mercato restano elevati, e le trattrici evidenziano ad oggi un livello di vendite comunque superiore del 13% rispetto alla media degli ultimi quattro anni. Buoni livelli mantiene anche il mercato dei mezzi per il giardinaggio e la cura del verde, che nei primi tre mesi dell’anno segna un calo del 7,4%, da considerare fisiologico dopo il boom di vendite avutosi nel primo trimestre dello scorso anno (+39,4%), e dopo un consuntivo 2021 comunque largamente positivo (+14%).

mercato trattori

Il ruolo degli incentivi

La congiuntura economica generale, che risente degli effetti del conflitto in Ucraina, non sembra aver influenzato in modo significativo il mercato di settore, che mantiene in ognuno dei cinque mesi dell’anno la stessa flessione percentuale (intorno ai dieci punti) senza evidenziare accentuazioni nei mesi di marzo, aprile e maggio caratterizzati appunto dalla crisi militare. La tenuta del mercato nazionale – ha ricordato il presidente dei costruttori – è anche frutto di un sistema di incentivi abbastanza consistente. Nell’anno in corso sono infatti attivi diversi strumenti di sostegno finanziario, in parte anche cumulabili: il credito d’imposta per il 4.0, il Decreto Isi (Inail) per le macchine con elevati standard di sicurezza, la Legge Sabatini per i beni strumentali, oltre ai programmi dell’Unione Europea, vale a dire il PSR e il PNRR, che hanno durata pluriennale e puntano a favorire le aziende agricole nell’acquisto di mezzi nuovi e con alta tecnologia

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