Dal giapponese il termine Ronin significa  samurai decaduto e andava a indicare i contadini che per evitare tasse troppo onerose abbandonavano le loro terre per trasferirsi in regioni non ancora sottomesse dall’autorità. Per il loro spirito autonomo e bellicoso contribuirono alla disfatta del governo Tokugawa, confermandosi guerrieri abili e temibili persino dal più valoroso e potente samurai.

È sicuramente un caso, ma che la riscossa dello storico marchio di Migliarina di Carpi (MO) sotto l’ala del gruppo cinese Lovol Heavy Industry Ltd (per l’Europa Arbos) riparta proprio dal piccolo specializzato col nome del glorioso guerriero del Sol Levante sembra quasi una profezia.

Leggero, compatto, maneggevole e versatile Ronin è offerto in due modelli con roll bar o cabina da rispettivamente 38 e 48 cavalli erogati da propulsori Lombardini Stage 3A a 3 e 4 cilindri da 1,6 e 2,2 litri. La nostra presa di contatto parte dal modello di punta allestito con abitacolo Gl 12.

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