Il modello T7.340 HD è il più recente dei modelli Heavy Duty, introdotto nel 2024 per ampliare la gamma New Holland verso potenze maggiori. Si aggiunge ai modelli T7.290 e T7.315 innalzando il livello della prestazioni con un ancor più favorevole rapporto peso/ potenza. I cavalli aumentano e a parità ingombri rimangono invariate le doti di maneggevolezza mentre versatilità e forza di traino sono enfatizzate. Con agli altri T7 questo modello guida l’evoluzione delle macchine New Holland nella gestione agricola di precisione grazie al sistema PLM Intelligence, che integra in un’unica piattaforma digitale connettività avanzata, automazione e capacità di analisi dati.

Un’infrastruttura connessa che consente alle macchine di comunicare tra loro e con il cloud, permettendo la gestione remota delle operazioni, l’aggiornamento software over-the-air e la diagnostica in tempo reale. Due sono gli allestimenti disponibili per il T7.340 HD. Noi abbiamo provato l’Elite, il massimo in termini di dotazioni tecnologiche e di funzioni innovative, impreziosito nella versione Blue Power con la caratteristica vernice blu notte metallizzata e interni di pregio.

New Holland T7.340 HD, la meccanica

Caratteristica della serie T7 HD è di avere il passo lungo quasi 3 metri (2.995 millimetri per l’esattezza) e un peso in assetto di lavoro attorno alle 12 tonnellate. La sigla HD nel nome sta a sottolineare che tutta la struttura della macchina è stata progettata per sopportare condizioni di lavoro particolarmente gravose e stress meccanici intensi dovuti a un uso prolungato e continuo, e per questo, rispetto ai 5 modelli T7 LWB con passo da 2.884 millimetri già assai robusti, sono stati adottati componenti maggiorati.

Questo vale per il motore e la trasmissione, che devono lavorare con valori di coppia più elevati ma anche per la Pto e il differenziale posteriore che sono stati ulteriormente rinforzati. Il T7.340 è così in grado di sostenere un peso massimo ammissibile a 50 km/h di 17.200 chili (contro i 15.000 dei T7 LWB) che permette di zavorrare la macchina a piacimento per utilizzare al meglio qualsiasi tipo di attrezzatura.

Opportunamente gommato (può montare pneumatici posteriori fino a 900 millimetri di larghezza e 2,15 metri di diametro) scarica a terra i suoi cavalli trasformandoli efficacemente in forza di trazione sul campo, come ha dimostrato in prova col coltivatore combinato per minima lavorazione Kuhn Performer 4000 che il T7.340 HD ha gestito senza affanno lavorando a 28 centimetri di profondità a 10,5 km/ con motore a 1.900 giri e consumando circa 58 litri/ora di carburante.

Nella sua versione più potente il 6 cilindri NEF N67 presenta la testata maggiorata e il turbo a geometria variabile a controllo elettronico che offre una risposta ancora più rapida e modulabile a ogni regime e ottimizza la combustione e l’efficienza del motore in ogni fase di utilizzo, contribuendo a una riduzione dei consumi e delle emissioni. La potenza di 340 cavalli è disponibile già a 1.800 giri e si mantiene costante fino a 2.100, con la coppia che raggunge i 1.398 Newtonmetri già a 1.400 giri.

I consumi specifici sono tra i più bassi, e il serbatoio carburante da 630 litri assicura lunghe ore di autonomia tra un rifornimento e l’altro. Nuovi radiatori garantiscono una migliore efficienza di raffreddamento e la ventola reversibile ha 11 pale per aumentare il flusso d’aria. Per il cambio sono stati adottati ingranaggi più resistenti e un nuovo gruppo idrostatico Bosch con cilindrata maggiore aumenta le performance della trasmissione Auto Command dove il passaggio in continuo tra quattro gamme meccaniche avviene con fluidità grazie a una doppia frizione.

La velocità del trattore si regola tramite il comando proporzionale della leva multifunzione CommandGrip integrata nel bracciolo: più si spinge la leva in avanti, più l’accelerazione aumenta e viceversa tirandola indietro. La velocità massima di 56 km/h si raggiunge al regime di 1.600 giri/min. Sul CommandGrip sono presenti anche i comandi per la svolta a fine campo, l’inserimento della guida satellitare, l’azionamento dei distributori idraulici ausiliari, dell’attacco a tre punti e per l’arresto di emergenza. La presa di forza posteriore funziona a tutti e 4 i regimi di rotazione di 540/540E/1.000/1.000E.

L’impianto idraulico di serie a centro chiuso è composto da una pompa a portata variabile con compensazione di pressione da 165 litri al minuto; il trattore in prova monta invece l’optional del circuito maggiorato MegaFlow in grado di arrivare ad un flusso massimo di 220 litri al minuto. I distributori posteriori sono 5, tutti a controllo elettronico gestibili tramite il joystick configurabile posto sul bracciolo a destra della leva CommandGrip.

L’allestimento standard già prevede il sollevatore anteriore da 6 tonnellate, qui impegnato con una zavorra da 1.400 chili. Optional invece è la presa di forza anteriore a 2 velocità 1.000 e 1.000E. L’attacco a tre punti posteriore ha una capacità massima di sollevamento posteriore alle rotule di oltre 11 tonnellate e una capacità massima di sollevamento posteriore per tutta la corsa (610 mm dietro le rotule) di ben 10.305 chili.

Lavorando sull’efficienza della combustione FPT è riuscito a contenere complessità ed emissioni col sistema HI-eSCR2 adeguandosi alla normativa Stage V senza complicare il motore Nef N67 che difatti ha mantenuto lo stesso layout della versione Stage IV. Senza Egr e senza filtro antiparticolato Dpf, il sistema di trattamento dei gas di scarico HI-eSCR2 è costituito solo da tre elementi fondamentali: il catalizzatore ossidativo Doc, il sistema di riduzione catalitica selettiva e il catalizzatore di Clean-up (CUC). La versione più potente da 340 cavalli l’N67 è dotata di un sistema SCR ancora più efficiente, pur a parità di ingombri del precedente.

Il motore

La cabina, in edizione Blue Power abbina lusso e stile alle soluzioni Hi-tec

La cabina Horizon è la stessa introdotta con la nuova serie T7 Plm Intelligence a passo lungo, quindi di volume più grande e con una superficie vetrata più estesa rispetto alla versione precedente. L’accesso è facilitato da un ingresso più ampio e da una scaletta con gradini illuminati per evitare inciampi nelle ore notturne. La struttura è a 4 montanti ed è dotata di una sospensione idraulica attiva che grazie a un acceleroaumetro montato sotto al sedile del guidatore regola in tempo reale gli ammortizzatori che la isolano così dai movimenti dello chassis.

Grazie alla struttura saldata roboticamente e all’isolamento efficace dalla trasmissione il livello di rumorosità è di soli 66 dBA, tra i più bassi registrati nel settore, il che riduce l’affaticamento dell’operatore durante le lunghe giornate di lavoro. Il bracciolo SideWinder Ultra consente un controllo intuitivo e personalizzabile dei comandi principali, con fino a dieci pulsanti configurabili in base al compito da svolgere e alle preferenze specifiche dell’operatore.

Tutte le informazioni chiave del trattore sono chiaramente visualizzate sul display InfoView montato dietro al volante (o in optional anche al centro del volante), mentre navigando in stile tablet sul nuovo terminale touchscreen IntelliView da 12 pollici è possibile controllare le varie impostazioni operative, gestire gli attrezzi compatibili con Isobus di classe III e gestire le operazioni di guida automatica e agricoltura di precisione.

L’integrazione con il sistema PLM Intelligence consente di monitorare, analizzare e ottimizzare in tempo reale ogni aspetto del lavoro sul campo. La guida automatica integrata migliora l’efficienza delle operazioni grazie a funzionalità come l’IntelliTurn, che automatizza le svolte a fine campo, e il sistema Headland Turn Sequencer II, in grado di gestire automaticamente una sequenza di operazioni complesse in fase di manovra. Tramite il portale e l’applicazione MyPLM Connect, l’operatore può invece restare connesso costantemente al proprio trattore anche a distanza.

Questa piattaforma consente di visualizzare la posizione del mezzo, controllarne lo stato operativo, monitorare i consumi, ricevere notifiche di manutenzione e diagnosticare eventuali anomalie tecniche. È inoltre possibile inviare e ricevere mappe di prescrizione e documenti operativi direttamente dalla cabina o dall’ufficio, sincronizzando dati e attività in modo fluido. Inoltre è possibile ricevere aggiornamenti software da remoto, e anche interventi diagnostici o di assistenza senza dover portare la macchina in officina

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