Dopo la travagliata vicenda relativa ai trattori ‘stretti’, che portò nel 2016 al riconoscimento da parte del Parlamento Europeo e poi del Consiglio dell’Unione Europea della necessità di una normativa specifica e di una tempistica di adeguamento differente rispetto a quella stabilita per le macchine di maggiori dimensioni, un ulteriore problema tecnico si prospetta per i trattori cingolati e con motore ‘a sbalzo’.

Normativa emissioni

Si tratta di mezzi adatti per lavorazioni nei vigneti e nei frutteti, quindi compatti ed agili, ma soprattutto in grado di lavorare su terreni in pendenza. Anche in questo caso, l’installazione del sistema Scr, previsto dall’attuale normativa sulle emissioni per l’abbattimento di NOx, risulta impossibile a causa della struttura e delle ridotte dimensioni dei trattori attualmente in produzione.

Trattori ‘puliti’ ma inadatti alle aziende viticole

Un problema di ingegneria e di design che coinvolge le industrie costruttrici, e un problema di funzionalità delle macchine che coinvolge le imprese agricole. Se ne è parlato giovedì 21 giugno a Fabbrico (Reggio Emilia), in un incontro dal titolo ‘Normativa emissioni, un rischio per la meccanizzazione del vigneto’, promosso dall’associazione dei costruttori italiani FederUnacoma e dall’Unione Italiana Vini UIV, svoltosi nell’ambito della manifestazione dimostrativa di macchine e attrezzature per la viticoltura Enovitis in Campo.

Nel corso dell’incontro – al quale hanno preso parte il segretario generale dell’UIV Paolo Castelletti, il coordinatore del Progetto Tergeo Giovanni Rizzotti e il rappresentante del Servizio Tecnico FederUnacoma Luca de Rinaldis – è stato spiegato come l’adozione dei nuovi dispositivi costringerebbe le industrie costruttrici a modificare la struttura delle macchine compromettendone la funzionalità.

Un emendamento per una regolamentazione specifica?

Gli attuali trattori per vigneto – è stato confermato dai rappresentanti dei produttori agricoli – sono stati progettati per rispondere alle esigenze specifiche degli impianti italiani, che hanno filari stretti e che spesso si trovano su terreni in pendenza. E’ del tutto impensabile, altresì, l’espianto degli attuali vigneti per allargare i filari. Le macchine modificate per aderire ai nuovi standard comunitari – hanno concordato costruttori e utenti di macchine agricole – rischiano insomma di rimanere senza mercato perché inadatte alle necessità delle imprese viticole.

A conclusione dell’incontro FederUnacoma ha annunciato che inoltrerà, presso il legislatore europeo, con il sostegno del CEMA e del Copa-Cogeca, la richiesta di un emendamento che consenta ai trattori con motore a sbalzo e cingolati di godere di uno specifico calendario per l’adeguamento alla normativa emissioni.

Normativa emissioni

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