A quasi due mesi dallo scoppio delle prime tensioni, in alcune zone d’Italia non accennano ad affievolirsi le proteste dei trattori. Nonostante le concessioni del governo e dell’UE, soprattutto in merito all’Irpef sui terreni e al taglio delle limitazioni sui prodotti fitosanitari, gli agricoltori sono tornati a far sentire la loro voce con forza. Ancora una volta fuori dal casello dell’A1 di Orte, nel tratto di strada provinciale in direzione Terni. Lo hanno fatto nella mattinata di domenica 17 marzo.

Come hanno già fatto in numerose occasioni negli ultimi due mesi, i trattoristi si sono dati appuntamento appena fuori il casello. In tanti sono accorsi dalle cittadine e dalle province vicine. Da lì, poi, hanno messo in piedi un corteo che, dalla rotonda nei pressi dello svincolo dell’A1, si è diretto verso Terni. Inevitabili i disagi al traffico per gli automobilisti e i camionisti, sia per quelli che dovevano raggiungere Orte, sia per quelli che invece stavano andando verso Viterbo.

Superata la rotonda i disagi alla viabilità hanno ‘seguito’ il corteo: lunga la colonna di auto che si è dipanata in fila ai mezzi agricoli, anche nel momento in cui hanno invertito la marcia e sono tornato verso il casello. Ingente il dispiegamento di forze dell’ordine per garantire la sicurezza: oltre al personale dell’Anas, sul posto sono intervenuti anche agenti della polizia di stato e carabinieri. Per fortuna, nonostante lo stress provocato agli automobilisti, non si sono registrate tensioni con le forze di polizia.

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