“Il PNRR è un elemento strategico per il futuro della nostra Nazione ma nella sua redazione è stato fattoun errore a monte: non ascoltare i territori, i corpi intermedi e gli amministratori. L’elemento di prossimità e sussidiarietà sono i cardini su cui si fonda lo sviluppo di uno Stato, che non può che realizzarsi mediante il lavoro che i tanti sindaci, presenti qui oggi, portano avanti”. Ha esordito così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, nel corso del suo intervento alla 40esima Assemblea annuale dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che si è svolta a Genova.

Durante l’evento dell’Anci, Lollobrigida ha anche preso parte al workshop organizzato dal Masaf “PNRR e investimenti complementari: gli strumenti del Masaf per l’innovazione e la sostenibilità in agricoltura”. Nel corso dell’incontro il ministro ha avuto modo di incontrare numerosi amministratori locali e illustrare, coadiuvato dal Dott. Marco Lupo Direttore Generale dell’Unita di Missione per il PNRR del Ministero, tutte le misure che sono state introdotte e le soluzioni intraprese per poter beneficiare delle misure riservate alle imprese agricole.

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“Dobbiamo procedere in un clima virtuoso di collaborazione, in cui ognuno fa la sua parte, nell’ambito di un quadro Italia dove tutti si muovono verso la stessa direzione per creare sviluppo. Non possiamo pensare solo alle emergenze e alle criticità ma riflettere su una visione strategica e una pianificazione corretta, andando verso la semplificazione e l’ascolto degli amministratori locali con una responsabilizzazione a tutti i livelli per dare respiro anche al mondo imprenditoriale sul quale intendiamo investire”, ha sottolineato il ministro.

“Per rendere più competitive le imprese italiane, va ripensato il sistema della logistica, su cui si sarebbe dovuto prevedere un investimento più massiccio nel PNRR. La logistica italiana è frammentata e rende le nostre merci meno competitive nel contesto internazionale. Siamo una Nazione che ha più mercati rispetto agli altri Stati europei ma sono meno forti e hanno bisogno di infrastrutture capillari”.

“Il commissariamento è la sconfitta del sistema normativo in Italia, – ha infine concluso il ministro Lollobrigida facendo riferimento al Ponte Morandi di Genova. “Non si può immaginare di dover ricorrere a una scorciatoia di questa natura perché non si riesce a creare un sistema virtuoso di norme nazionali che metta tutti gli amministratori in grado di realizzare in modo veloce le opere pubbliche”.

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