Dati alla mano, la rivista Trattori ha analizzato il mercato dei trattori in Europa nel 2022, confrontando l’andamento nazione per nazione e brand per brand. Tra contrazioni, conferme e soprese ne è emerso un quadro generale sicuramente non ai livelli dell’anno record 2021, ma comunque piuttosto solido, soprattutto se si pensa alle conseguenze che erano state paventate dagli analisti dopo lo scoppio della guerra in Ucraina (e i relativi rincari energetici) combinate alle problematiche della siccità che si sono riversate sul settore agricolo. In realtà, a ben vedere, alla base dei cali di mercato ci sarebbero ancora i ritardi nella catena degli approvvigionamenti. A questo indirizzo è disponibile l’articolo con tutti i dati.

Quarto mercato europeo per numero di trattori venduti, la Polonia chiude il 2022 con un netto ridimensionamento. Da quasi 14.200 trattori immatricolati nel 2021 è infatti passata a poco più di 11.700, in discesa di 17,3 punti percentuali. Come per l’Italia la buona notizia è che il livello delle vendite rimane nettamente al di sopra dei livelli del 2020 e degli anni precedenti, sarà dunque il 2023 l’anno della verità.

A gravare sulla Polonia, più che su altri Paesi europei, ci sono le conseguenze della guerra in Ucraina, con la chiusura dei mercati di Russia e Bielorussia tradizionali sbocco dei prodotti agricoli polacchi. Leader di vendite rimane New Holland, che però perde terreno nel confronto degli inseguitori.

Con 1.849 trattori immatricolati, in calo del 26,3 per cento, il brand azzurro detiene ora una quota di mercato del 15,7 per cento (era al 17,9), incalzato da John Deere che addirittura nel 2022 ha aumentato le vendite balzando dal 10 al 13,8 per cento di quota di mercato. Scalzato dal secondo posto Kubota, altro marchio che in Polonia se l’è vista brutta perdendo il 31,4 per cento di vendite e il 2,2 per cento di quote di mercato. Oltre a John Deere, gli unici marchi che aumentano le vendite in Polonia sono Massey Ferguson e Valtra che si assestano rispettivamente al 7,5 e 4,7 per cento di quote di mercato.

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