Un anno finanziario fatto di luci e ombre, ma con risvolti positivi, in grado di dare ulteriore slancio a uno dei più grandi costruttori di attrezzature agricole in Europa. Stiamo parlando di Pottinger: il costruttore austriaco ha infatti appena pubblicato il report finanziario relativo all’anno trascorso (conclusosi al 31 luglio). Nonostante le turbolenze geopolitiche e ambientali – tra guerre, crisi internazionali e eventi climatici estremi sempre più prorompenti – Pottinger è riuscito a mantenere la barra dritta, riuscendo a mettere a segno risultati importanti, come la crescita nel comparto della fienagione e dei ricambi. Ma andiamo con ordine.

Nel 2025 il fatturato si è attestato a quota 461 milioni di euro, in calo del 6% rispetto all’anno precedente (quando aveva raggiunto la cifra di 491 milioni di euro). Un risultato che, all’apparenza, potrebbe sembrare modesto se confrontato con i risultati record messo a segno negli anni post pandemici, quando erano stata toccata la quota 506 milioni di euro nel 2021/22 e addirittura 641 milioni di euro nel 2022/2023, con uno storico +27%.

Le già citate crisi geopolitiche, dopo il boom degli scorsi anni, hanno causato una stagnazione nelle vendite e hanno spostato la direzione degli investimenti anticipati da parte degli agricoltori. Ad oggi, mentre i due principali mercati – Germania e Francia – si stanno ancora stabilizzando, Pottinger ha riscontrato una crescita significativa in altri paesi, con le vendite in aumento in molti segmenti.

Pottinger, la situazione dei mercati

Circa il 57% delle vendite di macchinari viene realizzato in Germania, Francia, Austria, Polonia, Ucraina e Svizzera. La quota delle esportazioni è rimasta stabile per molti anni intorno al 90% (con il mercato austriaco che, dunque, pesa per il 10%). Nell’ultimo anno un ruolo cruciale è stato giocato dalla divisione Origianal Parts di Pottinger, in grado di rispondere alle esigenze degli agricoltori. La capacità di fornire rapidamente pezzi di ricambio è un fattore decisivo per il successo delle aziende agricole di tutte le dimensioni. Questa divisione ha 15 centri di assistenza propri e innumerevoli partner in tutto il mondo.

Le forti fluttuazioni della domanda registrate negli ultimi anni hanno reso difficile la pianificazione della produzione. Come nell’anno precedente, anche nell’esercizio 2024/2025 il periodo di basso utilizzo della capacità produttiva in estate è stato colmato con brevi ferie temporanee per i dipendenti della produzione.

Grazie a queste e ad altre misure relative alle risorse umane, come il mancato reintegro dei posti vacanti a causa del turnover naturale e la riduzione delle ferie accumulate, Pottinger è riuscita a mantenere la maggior parte dei suoi dipendenti a tempo indeterminato. L’organico è attualmente composto da circa 2.100 dipendenti provenienti da 36 nazioni. Circa 1.200 lavorano in Austria, circa 400 nella Repubblica Ceca, circa 200 in Germania, circa 80 in Italia e i restanti 200 lavorano nelle filiali Pöttinger in tutto il mondo.

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