Dati alla mano, la rivista Trattori ha analizzato il mercato dei trattori in Europa nel 2022, confrontando l’andamento nazione per nazione e brand per brand. Tra contrazioni, conferme e soprese ne è emerso un quadro generale sicuramente non ai livelli dell’anno record 2021, ma comunque piuttosto solido, soprattutto se si pensa alle conseguenze che erano state paventate dagli analisti dopo lo scoppio della guerra in Ucraina (e i relativi rincari energetici) combinate alle problematiche della siccità che si sono riversate sul settore agricolo. In realtà, a ben vedere, alla base dei cali di mercato ci sarebbero ancora i ritardi nella catena degli approvvigionamenti. A questo indirizzo è disponibile l’articolo con tutti i dati.

Spagna, le difficoltà del mercato trattori nel 2022

Tra i principali mercati europei la Spagna è quello che appare in maggiore difficoltà. Nell’anno di grazia 2021 era stato uno di quelli a crescere di meno, e il calo del 16,7 per cento di quest’anno lo riporta ben al di sotto delle 10mila unità, ai livelli della crisi di 10 anni fa. I dati ufficiali riportano il valore di 9.318, ma di questi i trattori immatricolati come agricoli sono solo 9.023.

In Spagna solo Fendt può vantare nel 2022 numeri positivi ma veramente di poco: 4 trattori venduti in più rispetto al 2021. Tutti gli altri marchi sono in perdita, e dunque le variazioni di quote di mercato si hanno tra chi cala al di sopra e chi al di sotto della media.

A guadagnare quote di mercato sono solo John Deere, primo al 23,8 per cento, Fendt quarto al 7,6, Valtra nono al 3,8 e Antonio Carraro al 2,1 per cento. Tutti gli altri brand calano più del 16,7 per cento e dunque perdono quote di mercato. New Holland rimane il secondo marchio più venduto col 14,3 per cento di share davanti a Kubota terzo col 7,9.

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