Steyr, un marchio nell’orbita CNH Industrial dal 1996, con una produzione incentrata esclusivamente sui trattori, con una gamma stratificata, che va dalla serie Compact (da 56 cv di potenza) alla serie Terrus (che arriva a toccare i 300 cv). Mezzi poco diffusi in Italia, ma che conservano il loro fascino, soprattutto per il pubblico austriaco. Da sempre sono contraddistinti da ottime scelte di design e da una buona rapidità della meccanica.

Gli albori della storia di Steyr vanno fatti risalire alla costituzione di un grande gruppo industriale austriaco nel 1934, composto da tre aziende: Daimler (autocarri e automobili), Puch (motociclette e biciclette, poi acquisite rispettivamente da Piaggio e Bianchi) e Steyr (originariamente specializzata nella produzione di armi).

Dopo i primi prototipi trattoristici sviluppati in sinergia tra le tre realtà industriali, ma che comunque erano marginali all’interno della produzione generale di auto, camion, motociclette e componentistica del mega gruppo austriaco, il secondo conflitto mondiale impresse una brusca frenata alla progettazione di mezzi agricoli.

Ed è infatti soltanto nel dopoguerra, nel 1947, che dalle linee di produzione uscì il primo trattore ufficiale targato Steyr, il modello 180. Un mezzo caratterizzato dalla tipica livrea verde del marchio a quell’epoca, che sarebbe poi stata abbandonata in favore dell’attuale rossa e bianca soltanto 19 anni anni dopo, nel 1966. E da lì una storia densa di successi, che abbiamo ripercorsi in questo video dedicato.

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