Una lite sfociata in un atto di follia: è quanto accaduto nei campi di Villa San Sebastiano, frazione del comune di Tagliacozzo (L’Aquila). Nella serata del 15 ottobre, in seguito a un violento alterco con i genitori, un 30enne avrebbe dato fuoco ai locali dell’azienda agricola di famiglia. Ancora non sono chiare le dinamiche con cui è stato appiccato l’incendio, ma le prime indagini effettuate dai carabinieri, giunti tempestivamente sul posto (poiché già di pattuglia nelle vicinanze), hanno portato all’arresto del presunto responsabile, che ora si trova nel carcere di Avezzano, con la grave accusa di incendio doloso.

Per fortuna il rogo non ha coinvolto persone, e quindi non ci sono stati feriti. Ingentissimi i danni, nell’ordine delle svariate centinaia di migliaia di euro. Oltre ai danni strutturali riportati dal capannone dato a fuoco, sono andati completamente distrutti due trattori, oltre 200 balle di fieno e l’auto con cui il 30enne era giunto sul posto. L’incendio, tra l’altro, ha messo in serio pericolo i bovini che si trovavano nella stalla vicino al capannone. Sono stati messi in salvo e nessuno di loro è deceduto a causa delle fiamme.

Sul posto, oltre ai carabinieri del comando locale e del nucleo radiomobile, sono intervenuti anche i vigili del fuoco dell’Aquila e Avezzano, che hanno impiegato praticamente tutta la notte per domare completamente le fiamme, per evitare che l’incendio si propagasse ai campi limitrofi e mandasse in fumo i raccolti di tutto il paese. L’udienza di convalida da parte del gip del tribunale di Avezzano è prevista a breve. L’auspicio è che si possano chiarire le motivazioni che hanno spinto il giovane abruzzese a compiere lo sconsiderato gesto.

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