Far west in Val d’Elsa, nel pieno della zona vitivinicola del Chianti. A Tavarnelle, nella notte tra il 16 e il 17 gennaio, una banda di malviventi ha fatto irruzione a bordo di un trattore all’interno dei locali di un’azienda di recupero e affinazione di metalli preziosi, situata nella zona industriale del paese. I criminali hanno utilizzato il mezzo agricolo, probabilmente rubato, per sfondare la saracinesca e il portone dell’azienda, in modo da avere strada libera per portare a termine il colpo e sottrarre oro, argento, platino e altri materiali dai locali.

Secondo quanto riportato dai carabinieri, giunti sul posto di mattina dopo la chiamata del proprietario che ha trovato i locali saccheggiati e il portone sfondato, i malviventi avrebbero anche sbarrato la strada che passa davanti all’azienda con tronchi, probabilmente trasportati sul luogo con l’ausilio dello stesso trattore poi utilizzato come ariete. L’obiettivo era quello di agire indisturbati per poi fuggire, magari ritardando eventuali inseguitori.

Cosa che poi è effettivamente avvenuta: la banda si è allontanata percorrendo un tratto della strada Firenze-Siena, riuscendo poi a far perdere le proprie tracce. L’azienda, che a partire dalla raffinazione dei metalli preziosi poi produce anche lingotti, sta ancora facendo la conta dei danni, che potrebbero essere ingenti. Le forze dell’ordine stanno indagando, e stanno visionando i filmati delle videocamere di sorveglianza delle aziende vicine per cercare di risalire all’identità dei criminali.

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