Forse una disattenzione seguita a una manovra brusca o magari un guasto meccanico del trattore utilizzato: ancora non sono chiare le dinamiche che hanno causato la morte di un giovane agricoltore di 33 anni nei campi di Pavone Canavese, nel nord della provincia di Torino. Il tragico incidente ha avuto luogo nel pomeriggio di lunedì 11 dicembre, mentre il giovane stava lavorando con il suo trattore non lontano da un capannone dell’azienda agricola di famiglia, situata in località Borgata Sanguignolo.

Il corpo è stato ritrovato intorno alle 16.30 dalla compagna del padre del 33enne, insospettita dalla mancanza di notizie del giovane. Immediata la chiamata al numero unico per le emergenze: sul posto sono intervenuti gli ispettori Spresal dell’Asl To4 (l’ente incaricato di vigilare sulla sicurezza sui posti di lavoro) e i carabinieri della compagnia di Ivrea, che hanno indagato sulle dinamiche dell’incidente, avvenuto senza testimoni.

In base a una prima ricostruzione, parrebbe che l’uomo, poco dopo essere sceso dal mezzo, sarebbe rimasto incastrato con una gamba tra la ruota posteriore e la carrozzeria. Il trattore, che non era ancora spento, ha proseguito la sua marcia (forse per la presenza di un leggero declivio), travolgendo il giovane agricoltore, che non è riuscito a spostarsi ed è praticamente deceduto sul colpo. Era sposato.

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