Stava effettuando la manutenzione del suo trattore quando all’improvviso, per cause ancora in fase di accertamento, il mezzo è caduto dal terreno dove era stato parcheggiato, travolgendolo. A rimanere vittima del drammatico incidente nel pomeriggio del 15 giugno è stato un agricoltore di 41 anni di Buseto Palizzolo, comune nelle campagne in provincia di Trapani.

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i sanitari con l’elisoccorso, allertati dai familiari dell’uomo. Tuttavia, non hanno potuto che constatarne il decesso: le ferite riportate dopo l’impatto col cingolato erano troppo gravi. Sul posto anche i vigili del fuoco, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area, ancora pericolosa a causa del cingolato in bilico su un muretto nella proprietà dell’agricoltore. Presenti anche carabinieri della stazione locale, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso per stabilire l’esatta dinamica del sinistro.

Incidente a Trapani, il commento dei sindacati

“È inaccettabile morire così, sul posto di lavoro. In attesa che vengano chiarite le cause di questo tragico incidente, ci stringiamo intorno al dolore della famiglia. Allo stesso tempo vogliamo cogliere l’occasione per ribadire, ancora una volta, che il rispetto delle regole e l’applicazione delle norme è fondamentale per salvare molte vite”. Questo il commento dei segretari della Uila e della Uila Trapani, Tommaso Macaddino e Roberto Giacalone.

“È importante, per questo condividere il valore della cultura della sicurezza, della prevenzione e alzare il livello di attenzione sul tema con il confronto, l’informazione e la formazione. Non possiamo permettere che anche una sola persona si infortuni o perda la vita mentre si trova sul posto di lavoro”, hanno poi concluso i sindacalisti. “Ed è per questo motivo non intendiamo arretrare nelle nostre rivendicazioni. Chiediamo che aumentino i controlli, le ispezioni e gli ispettori. Per la Uil l’obiettivo resta quello di “zero morti sul lavoro”: proseguiremo, pertanto, nel nostro impegno di sensibilizzazione, confronto e denuncia”.

Il commento dei due segretari, tra l’altro, arriva a margine di una giornata da dimenticare a livello nazionale per la sicurezza sul lavoro. Durante il 15 giugno, infatti, sono state sei le vittime sul lavoro in tutta Italia, da Brescia a Bari. E, sempre nel trapanese, lo scorso lunedì era stato un altro agricoltore, di Calatafimi, a rimanere vittima di un grave incidente. Per fortuna senza conseguenze fatali.

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