Negli ultimi anni il settore Off-Highway sta vivendo una trasformazione silenziosa ma significativa: l’estensione dell’uso del più ecologico gas refrigerante R-1234yf in sostituzione del tradizionale R-134a. Una transizione già consolidata nel mondo automotive, ma ora destinata a coinvolgere anche i trattori e in generale le macchine agricole dotate di cabine climatizzate. Dunque, perché cambiare? Secondo Webasto e, più in generale in base alla parola degli esperti, si tratta di una questione di sostenibilità.

Il passaggio da R-134a a R-1234yf, infatti, non è un semplice aggiornamento tecnico: è una strategia per ridurre drasticamente l’impatto sul riscaldamento globale. Il parametro chiave è il Global Warming Potential (GWP), che misura quanto un gas contribuisce all’effetto serra rispetto alla CO₂.

Un Claas Arion con sistema A/C Webasto progettato per il refrigerante R-1234yf

In particolare, il Global Warming Potential (GWP) del refrigerante R-1234yf è pari a 4, contro il valore di 1430 del R-134a: ciò significa che 1 grammo di R-134a immesso in atmosfera contribuisce al riscaldamento globale tanto quanto 1430 g di CO₂, mentre 1 grammo di R-1234yf equivale a soli 4 grammi di CO₂, quindi – a parità di massa – ha un impatto sul riscaldamento globale inferiore di oltre 350 volte.

Il Global Warming Potential (GWP) con valore 4 del R-1234yf è riferito all’orizzonte temporale di 100 anni secondo il Quarto Rapporto IPCC (AR4, 2007), tuttora utilizzato come riferimento nelle normative europee F-Gas contro il valore di 1430 del R-134a). Un’evoluzione che contribuisce a ridurre in modo significativo l’impatto ambientale dei sistemi di climatizzazione, in linea con le politiche europee per la sostenibilità e con gli accordi globali sul clima.

Webasto sviluppa impianti A/C progettati nativamente per l’utilizzo del gas R-1234yf già da alcuni anni

Dall’automotive all’agricoltura: la spinta normativa e industriale

Il settore automotive ha aperto la strada già da diversi anni, anticipando normative che oggi trovano applicazione anche nel comparto off-road. Negli Stati Uniti, pionieri nella riduzione dei refrigeranti ad alto impatto, è già stata definita la normativa che dal 2028 renderà obbligatorio l’uso di gas a basso GWP anche per i veicoli off-road.

La SAE ha pubblicato lo standard J3126_202504, che stabilisce procedure sicure per la manutenzione dei sistemi A/C nei mezzi agricoli. Parallelamente, l’AEM (Association of Equipment Manufacturers) promuove l’adozione di R-1234yf come alternativa sostenibile sotto la politica SNAP dell’EPA (Environmental Protection Agency).

Il ruolo di Webasto

Tra le aziende che hanno anticipato questa tendenza, Webasto si distingue come uno dei fornitori di riferimento nel settore dei sistemi di climatizzazione per veicoli industriali e agricoli. Da alcuni anni, l’azienda sviluppa e produce impianti A/C progettati nativamente per l’utilizzo del gas R-1234yf, rispondendo così alle richieste dei grandi costruttori.

Essere ‘in linea’ con questa evoluzione non significa soltanto adottare un nuovo refrigerante, bensì fornire componenti e soluzioni completamente compatibili con le specifiche tecniche del R-1234yf, garantendo sicurezza, efficienza e conformità alle normative. Questo impegno rientra pienamente nella certificazione ambientale ISO 14001 di Webasto, che testimonia l’attenzione dell’azienda verso la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita dei propri prodotti.

Caldo in campo, comfort in cabina: la mietitrebbia Fendt con sistema AC Webasto

L’introduzione del R-1234yf nel comparto agricolo non è soltanto un adeguamento tecnico, ma un passo concreto verso la riduzione delle emissioni indirette di gas serra legate ai sistemi ausiliari dei veicoli. Le cabine dei trattori moderni — sempre più confortevoli e tecnologicamente avanzate — richiedono climatizzatori efficienti, affidabili e conformi alle normative ambientali.

La transizione verso il nuovo refrigerante – tenendo come faro un futuro “low-GWP” anche per il comparto agromeccanico – rappresenta dunque una scelta strategica, che permette ai costruttori di macchine agricole di anticipare la legislazione, allinearsi agli standard internazionali e contribuire in modo tangibile agli obiettivi di sostenibilità del settore.

In sintesi, l’estensione dell’uso del R-1234yf dalle autovetture alle macchine off-highway segna un’evoluzione importante nella direzione della sostenibilità. Una scelta già percorsa da attori di primo piano come Webasto e che, nei prossimi anni, diventerà il nuovo standard per la climatizzazione dei trattori e delle macchine agricole di ultima generazione.

Una mietitrebbia Fendt mentre viene messa alla frusta all’interno della galleria climatica Webasto

Il successo della galleria climatica

Oltre alle novità legate all’utilizzo del refrigerante R-1234yf, proprio in questi giorni Webasto si appresta a celebrare i cinque anni dalla inaugurazione della propria galleria climatica, simbolo di una tradizione di oltre cinquant’anni nello sviluppo di soluzioni per la climatizzazione dei veicoli.

In questa struttura è possibile sottoporre veicoli on-road e off-road – dai bus ai trattori, dagli escavatori ai veicoli militari ed elettrici – ad enormi stress ambientali (temperature estreme comprese tra –40°C e +60°C, alta umidità, vento e radiazione solare controllata), per verificarne le prestazioni in condizioni prefissate.

Il successo di questa innovazione strutturale targata Webasto è rimarcato dai numeri: in questi primi cinque anni di attività, infatti, all’interno della galleria climatica, sono state effettuate un totale di 84 sessioni di test (per un totale di 88 veicoli testati), ciascuna comprendente diverse prove specifiche. Tra le tipologie più frequenti i test di condizionamento e riscaldamento, tra cui avviamento a freddo, sbrinamento del parabrezza, climatizzazione automatica dell’abitacolo, portata d‘aria e pressurizzazione cabina.

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