Durante la prossima edizione di EIMA International troveranno spazio anche una serie di eventi dedicati allo sviluppo agricolo sulle isole minori in Italia, una nazione dalla forte vocazione marittima, e nelle cui acque territoriali sono presenti circa 800 isole. L’annuncio è stato dato durante il convegno sul progetto “Capraia Smart Island”, svoltosi il 17 giugno proprio sull’isola toscana. Un ampio progetto di economia circolare che valorizza l’agricoltura sulle isole minori, le risorse del territorio e punta a rendere l’isola completamente autonoma sul piano energetico, agricolo e dello smaltimento rifiuti.

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Agricoltura sulle isole minori, il punto di FederUnacoma

Secondo FederUnacoma, gli organizzatori di EIMA 2022 e tra i relatori del convegno a Capraia, l’attività agricola nelle isole minori può essere remunerativa, ma richiede tecnologie di nuova generazione. Il Governo italiano ha individuato 55 isole che hanno popolazione residente e terreni coltivabili sufficienti per realizzare un’agricoltura competitiva, capace di offrire prodotti tipici e di alta qualità che si integrano con l’economia isolana e che sono un richiamo anche turistico.

Dalle Egadi alle Eolie, dall’Elba a Pantelleria fino a Capraia, le isole minori si caratterizzano per i particolari vigneti, per gli orti panteschi, per le varietà di frutta e per le erbe aromatiche, coltivazioni che tuttavia si realizzano su terreni scoscesi, con scarsità d’acqua e poca manodopera disponibile. Per poter ottimizzare la gestione degli appezzamenti di terra sulle isole minori servono dunque mezzi meccanici leggeri, trattrici cingolate per affrontare le pendenze, motori elettrici, sistemi irrigui di precisione, strumentazioni elettroniche. Tutte tecnologie che l’industria italiana può oggi mettere in campo per rendere coltivabili e produttivi i terreni isolani.

A EIMA 2022 gli appuntamenti per il progetto

Il progetto – in continuo sviluppo e giunto alla quinta annualità – è ideato e coordinato dall’Associazione Chimica Verde bionet con l’ausilio di importanti partner scientifici: l’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale per le ricerche (CNr-IIA), il Kyoto Club e ITABIA Italian Biomass Association. Anche FederUnacoma, la federazione italiana dei costruttori di macchine agricole, supporta il progetto con la ricerca di mezzi innovativi per le coltivazioni locali. L’isola di Capraia rappresenta un laboratorio molto interessante – ha detto il direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella nel corso del convegno – utile per sviluppare modelli di meccanizzazione applicabili anche in altre realtà del Mediterraneo.

“Nel novembre prossimo daremo vita ad un Forum sulla meccanizzazione per le isole minori, nell’ambito della rassegna internazionale dell’EIMA a Bologna – ha spiegato Rapastella – e in quell’occasione passeremo in rassegna tutte le tecnologie più innovative e i principali progetti di ricerca per nuove tipologie di mezzi, specificamente destinati all’agricoltura isolana. “Sotto il profilo tecnologico – ha concluso Rapastella – due elementi saranno decisivi nel prossimo futuro: l’impiego di motori a batteria elettrica, caricabile mediante impianti fotovoltaici, e l’applicazione di tecnologie digitali avanzate, capaci di gestire in modo scientifico i fattori produttivi e di guidare flotte di robot agricoli in grado di intervenire sulle coltivazioni e di sostituire, dove necessario, il lavoro degli agricoltori”.

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