La roadmap per EIMA 2022, il salone dedicato alla meccanica agricola, entra nel vivo e, dopo l’annuncio del nuovo spazio espositivo dedicato alle tecnologie per l’irrigazione, gli organizzatori (FederUnacoma) confermano anche la presenza del Salone “EIMA Green” dedicato alle macchine e attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde, da tanti anni uno dei cuori pulsanti della rassegna bolognese che si terrà dal 9 al 13 novembre 2022.

EIMA 2022, focus sulle tecnologie per la cura del verde

Il Salone di EIMA Green, che si tiene nell’ambito della rassegna della meccanica agricola ed è dedicato al mondo del giardinaggio, della cura del verde, del decoro urbano e dell’impiantistica sportiva, offre un’ampia gamma di tecnologie per le manutenzioni verdi e si rivolge alle imprese agricole multifunzionali che svolgono anche attività di gardening, alle amministrazioni municipali, ai progettisti del verde e al vasto pubblico degli hobbisti che curano giardini e piccoli poderi. L’edizione 2022 di EIMA Green è stata presentata a Foggia da Simona Rapastella, direttore generale di FederUnacoma, l’associazione dei costruttori di macchine agricole che è organizzatrice diretta della rassegna bolognese, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso i Vivai Ricciotti, nel contesto delle prove dimostrative di “Demo Green”.

Con l’edizione dell’autunno prossimo – ha ricordato Rapastella – la grande kermesse bolognese torna nella sua collocazione naturale, a novembre degli anni pari, dopo i cambiamenti di data resi necessari dall’emergenza sanitaria, e si annuncia molto ricca. Ad oggi sono oltre 1.200 le industrie costruttrici (delle quali oltre 300 estere) che hanno confermato la partecipazione, con una richiesta di superficie espositiva che ha già superato i 110 mila metri quadrati netti.

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EIMA 2022, si moltiplicano gli eventi

Nelle settimane prossime sono attese numerose altre adesioni, a completare i 14 settori di specializzazione e i 5 saloni tematici nei quali si articola la rassegna (“Componenti” dedicato alla componentistica, “Digital” dedicato alle tecnologie 4.0 e alla robotica, “Energy” centrato sulle filiere bioenergetiche, “Idrotech” specializzato nei sistemi per l’irrigazione e la gestione dell’acqua e appunto “Green” per il settore del gardening).

“Il programma di EIMA International prevede quest’anno un’importante novità – ha detto Simona Rapastella – quella rappresentata dalla “preview” delle Novità Tecniche, vale a dire la giornata, fissata per la fine di settembre a Bologna, interamente dedicata alla descrizione e premiazione delle macchine vincitrici del concorso riservato ai modelli che presentano ad EIMA sistemi inediti altamente innovativi”.

Un’ulteriore novità di questa edizione riguarda proprio il settore del verde, e consiste nelle prove dimostrative di mezzi specifici per il gardening che verranno organizzate all’interno del quartiere fieristico bolognese, e che si affiancano alle tradizionali prove dei mezzi per le filiere bioenergetiche e allo show dei trattori finalisti del concorso Tractor of the Year, che ha visto il suo esordio nell’edizione dell’ottobre 2021 e che viene confermato quest’anno nell’arena allestita con un’ampia tribuna e con una scenografia di verde naturale.

Tornano anche le prove

Molto ricchi si annunciano, oltre che i contenuti tecnici, anche i contenuti culturali della rassegna, che conferma l’iniziativa di EIMA Campus dedicata alle Università e agli enti di ricerca e che prevede non meno di 140 fra convegni e seminari su tematiche d’attualità per quanto riguarda le lavorazioni agromeccaniche, e soprattutto le politiche nazionali ed europee per lo sviluppo della meccanizzazione.

“Particolare attenzione verrà dedicata a tematiche relative all’area mediterranea – è stato sottolineato da Rapastella – in particolare alle tecnologie per le colture specializzate, ai sistemi per la gestione ottimizzata delle risorse idriche, ai mezzi meccanici specifici per l’agricoltura delle isole, e questo a sottolineare come EIMA International sia l’evento di riferimento non soltanto per le grandi produzioni ‘pieno campo’, ma anche per quelle specializzate e di nicchia che hanno maggior valore aggiunto e che hanno assunto in questi anni un’importanza sempre maggiore”.

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