Prima aveva trasportato d’urgenza il figlio ferito di 11 anni in ospedale, poi aveva dichiarato che ad investirlo era stata un’auto pirata, fuggita dopo l’impatto, senza lasciare traccia. Ma sarebbe stata tutta una farsa. In realtà il bambino era caduto dal trattore su cui stava viaggiando insieme al padre, ferendosi. E il padre, che ne era responsabile, ha raccontato la sua ‘personale’ versione dei fatti alle forze dell’ordine che l’hanno interrogato per ricostruire la dinamiche dell’investimento. È una storia surreale quella che arriva da Andria, capoluogo di provincia pugliese.

I fatti: nella mattinata dello scorso 12 luglio, un bambino di 11 anni arriva ferito al Pronto Soccorso di Andria. Il padre, che aveva dichiarato ai medici che a colpire il figlio era stata un’auto pirata datasi alla macchia, aveva poi confermato la stessa versione dei fatti alla Polizia di Andria. La Squadra Mobile si era quindi prontamente messa al lavoro per rintracciare e consegnare alla giustizia il responsabile, alla direzione dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani. Ma il castello di carte costruito dall’uomo aveva subito iniziato a vacillare, tanto che il giorno dopo, risentito dagli inquirenti, aveva fornito una versione differente dei fatti, che rendeva la faccenda ancora più fumosa.

Dopo due mesi, le forze dell’ordine, dopo approfondite indagini, sono riuscite a ricostruire l’esatta dinamica della vicenda, grazie all’acquisizione delle riprese di una videocamera di sorveglianza che puntava su una via diversa rispetto a quelle indicate dall’uomo nelle due versioni contrastanti rilasciate alla polizia a luglio. Dal video, che è stato inoltrato dalla polizia e che sta facendo il giro del web, si vede chiaramente il trattore – un piccolo specializzato – procedere a ritmo spedito e con il roll-bar frontale abbassato in una via di periferia, con a bordo il padre e il bambino seduto a lato, sul parafango sinistro, dove non erano presenti sedili e senza cinture di sicurezza. A un certo punto il bambino cade dal trattore, per cause non ravvisabili dal video, forse per una brusca frenata o per la perdita di equilibrio del giovane.

Appurati i fatti, ora l’uomo rischia grosso: oltre che per simulazione di reato, risulta essere infatti indagato per lesioni personali stradali. La notifica di conclusione delle indagini preliminari e l’informazione di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Trani gli sono stati notificati pochi giorni fa proprio dalla Squadra Mobile.

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