Stesura dell’albo nazionale della categoria, passaggio dallo status di artigiani a quello di imprenditori equiparati agli agricoltori, accesso al credito di imposta nella misura del 20% per l’acquisto del carburante utilizzato per le macchine agricole. La sigla dei contoterzisti Cai Agromec rimette al centro del dibattito i punti che, a detta sua, rappresentano una priorità per lo sviluppo del settore, alla base del dialogo con le istituzioni nazionali. L’occasione per fare il punto della situazione è stata rappresentata dalla settantottesima assemblea annuale di Apima Fermo e Ascoli Piceno (associazione provinciale imprese di meccanizzazione agricola, aderente a Cai Agromec), svoltasi a Montegranaro.

«Si tratta di passaggi fondamentali – commenta il presidente nazionale di Cai Agromec Gianni Dalla Bernardina – sui quali il nostro sindacato si è impegnato per primo ottenendo già alcuni importanti risultati. Il lavoro da fare è tuttavia ancora tanto e ne discuteremo anche alla nostra assemblea nazionale, in programma il 12 e 13 maggio prossimi a Fermo».

«Solo con il pieno riconoscimento del ruolo degli agromeccanici in agricoltura, il settore primario in Italia potrà rimanere competitivo a livello europeo», il commento del direttore di Apima Fermo e Ascoli Piceno, Andrea Morroni, durante l’apertura dei lavori.

All’assemblea Apima Fermo e Ascoli Piceno sono intervenuti, tra gli altri, anche il responsabile del settore tecnico di Cai Agromec Roberto Guidotti, il presidente della Commissione Agricoltura della regione Marche Andrea Putzu e il funzionario Ismea Riccardo Meo.

In primo piano

Articoli correlati