Aprire le porte degli stabilimenti per far conoscere la quotidianità produttiva al grande pubblico di linee di prodotto complesse, avvicinandolo a un settore, quello della componentistica, che rappresenta un’eccellenza italiana nel mondo. Sono questi gli intenti che hanno guidato il gruppo Carraro nell’organizzazione dell’Open Factory dello scorso 25 novembre, quando il produttore di assali e trasmissioni ha accolto i visitatori presso il polo produttivo di Campodarsego, nel padovano.

Un’edizione che ha visto oltre 1400 visitatori varcare la soglia della sede principale di Carraro nel comune veneto. Superando di molto la quota di 1200 partecipanti registrata nel 2016. Tutto ha avuto inizio proprio sabato mattina, con l’incontro dedicato a 80 studenti dell’Istituto Newton Pertini di Camposampiero che hanno anche avuto modo di incontrare, nel corso di una sessione privata di visita, alcuni collaboratori Carraro che hanno studiato proprio nella loro scuola.

Un’occasione di confronto interessante per capire le dinamiche del mondo del lavoro oggi. Un momento speciale è stato poi dedicato, domenica mattina, ad oltre 150 pensionati Carraro che, tra ricordi del passato e curiosità sul futuro, sono stati protagonisti di una visita esclusiva. Alla presenza – attesissima – di Mario Carraro.

Si è quindi arrivati al clou di Open Factory con l’apertura delle porte, nel pomeriggio di domenica, ad oltre 1200 visitatori – tra cui molti collaboratori Carraro con familiari ed amici – che hanno avuto l’opportunità di conoscere la sede di Campodarsego da vicino, passando per la fabbrica, per il centro R&D e chiudendo in bellezza con un aperitivo conviviale. 120 di loro hanno pure potuto partecipare ad un laboratorio di robotica realizzato in collaborazione con Comau.

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