Il primo trattore pesante alimentato a LNG T7, il primo mezzo agricolo elettrico autonomo per le colture specializzate T4 (entrambi sviluppati da New Holland) e la tecnologia per l’irrorazione intelligente (annunciata da Case IH): sono soltanto le ultime novità dei brand che fanno parte del gruppo di CNH Industrial, parte di una strategia globale votata alla riduzione delle emissioni e al miglioramento tecnologico dei prodotti. Nel solco di quella tanto agognata transizione energetica che sta convogliando gli sforzi degli stakeholders di settore. Un obiettivo titanico a cui si sono affiancati investimenti poderosi che hanno portato CNH Industrial ad entrare nella crème de la crème dei produttori sostenibili a livello globale.

In base al rapporto annuale di sostenibilità stilato da S&P (Standard & Poor, una delle più grande società di rating, analisi e dati per i mercati dei capitali e azionari al mondo), CNH Industrial ha infatti ottenuto un Top Score di 87 punti su 100 all’interno del cosiddetto “The Sustainability Yearbook 2023” tra le aziende del settore “Machinery and Electrical Equipment”. Un risultato che la pone di diritto all’interno del “top 1%” tra le oltre 7.800 aziende valutate da S&P negli indici di sostenibilità.

Il Sustainability Yearbook individua ogni anno le aziende che dimostrano di avere i migliori standard di sostenibilità. “Siamo molto orgogliosi di essere stati confermati Top Performer nel Sustainability Yearbook 2023 di S&P Global”, ha dichiarato Scott W. Wine, Chief Executive Officer di CNH Industrial. “La sostenibilità è una delle nostre priorità strategiche e questo risultato dimostra la nostra capacità di creare una crescita sostenibile attraverso iniziative ambientali, sociali e di governance (ESG). La nostra volontà è di integrare i principi di sostenibilità nelle nostre strutture, nei nostri prodotti e nei nostri processi, per creare valore per la nostra azienda, i nostri clienti, i nostri stakeholder e la società in generale”.

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