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L’assemblea dei soci di Comer Industries Spa, riunitasi lo scorso 29 aprile nella sede di Reggiolo, ha approvato il bilancio consolidato dell’esercizio 2015, chiuso con un fatturato di 327,6 milioni di euro (361 nel 2014), una posizione finanziaria netta di 15,8 milioni di euro (meno 3,4 milioni di euro circa rispetto al 2014), un utile operativo in calo, a causa della maggiore competizione dei mercati.

L’utile netto è in aumento per effetto della plusvalenza realizzata con la cessione della linea di prodotto elettroruote. Al netto di questa operazione straordinaria, la diminuzione dei ricavi è stata del 5,6 per cento. Nel clima di forte declino del comparto, la contrazione del giro d’affari è inferiore alla media del mercato; i principali costruttori mondiali di macchine per l’agricoltura e l’industria hanno, infatti, registrato riduzioni delle vendite a doppia cifra, in particolare in Nord e Sud America. L’effetto negativo della congiuntura è stato parzialmente mitigato dalla strategia di copertura globale dei mercati e dall’opera di diversificazione su cinque linee di prodotto, avviata negli ultimi anni.

La performance più significativa si è registrata nel settore industriale, in particolare nel mercato eolico che ha segnato una crescita importante sia in Europa che in Nord America, mentre l’agricolo (che rappresenta il 63 per cento delle vendite) è calato del 12,5 per cento sul 2014. Nonostante il difficile scenario globale, Comer Industries ha continuato a investire nei processi industriali e nelle nuove tecnologie digitali per aumentare l’efficienza e la competitività.

L’introduzione del Comer Business System (CBS), il sistema di gestione che si ispira al modello EFQM (European Foundation for Quality Management) sta guidando la trasformazione dell’azienda verso traguardi di eccellenza. L’anno concluso ha segnato l’introduzione di innovazioni tecnologiche nell’area Operations per l’utilizzo delle fonti rinnovabili e la riduzione dei consumi energetici.

L’azienda proseguirà con il piano di investimenti industriali: nell’ottica di una maggiore razionalizzazione e semplificazione produttiva, a Reggiolo partiranno a breve i lavori per ampliare e rinnovare l’opificio di Via Magellano 37, un nuovo polo tecnologico per lavorazioni meccaniche d’avanguardia. Anche nel Centro Ricerche di Meccatronica è in corso un’estensione di circa il 40 per cento dell’attuale superficie di 1.500 metri quadrati e la realizzazione di cinque nuove celle di prova, per ridurre il time to market delle nuove applicazioni.

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