La grande famiglia dei contoterzisti in forze presso la sigla associativa UNCAI si allarga e dà il benvenuto tra le sue fila anche ad Apimaie Bologna (acronimo che sta per Associazione Provinciale Imprese di Meccanizzazione Agricola e Industriale), sigla che riunisce i professionisti che operano intorno al capoluogo emiliano, attiva da tanti anni nel settore, con numerosi contoterzisti associati. L’associazione bolognese Apimaie, presieduta da Erik Benedetti, si affianca così alle altre rappresentanze Uncai emiliano romagnole di Ravenna e Forlì e amplia la competenza di Uncai in un territorio dalla fortissima vocazione agricola, dove si è scritta la storia dell’agromeccanica italiana e dove hanno sede alcuni dei gruppi industriali più importanti del settore.

“Arrivare a Bologna per Uncai è una tappa molto importante per almeno due motivi, perché ci permetterà di intensificare il dialogo con la Regione e con l’assessore all’agricoltura Alessio Mammi e perché Uncai si sente di casa a Bologna, per le numerose volte che è stata ospitata dall’Accademia Nazionale di Agricoltura”, ha esordito il direttore tecnico Uncai e direttore dell’associazione Apimai Ravenna Roberto Scozzoli.

“I nostri uffici richiedevano una ristrutturazione”, ha commentato il direttore dell’Associazione Provinciale Imprese di Meccanizzazione Agricola, Industriale ed Edile di Bologna Claudio Trombetti. “Per dare continuità al servizio abbiamo ritenuto opportuno collegarci a un’altra associazione e la scelta è caduta su Apimai Ravenna, grazie alla disponibilità del direttore Scozzoli. Il nostro ufficio di Bologna rimarrà aperto ai circa sessanta soci Apimaie, in modo graduale subentreranno nuovi dipendenti in sostituzione di chi è prossimo alla pensione”.

Apimaie e Uncai, la forza del gruppo per i contoterzisti

Un progetto su cui i vertici di Apimaie e Uncai hanno lavorato e investito, giungendo a un importante traguardo, come sottolinea il Presidente di Bologna Erik Benedetti: “Siamo soddisfatti per quanto fatto ma soprattutto per quanto abbiamo in programma di fare. Oltre alla necessità di dare continuità all’associazione, nella base associativa c’era la consapevolezza della fatica di proseguire da soli e in Apimai Ravenna abbiamo incontrato persone in linea con il nostro lavoro e i nostri servizi. Si tratta quindi di un progetto ambizioso ma necessario, che da subito ha riscontrato interesse ed entusiasmo tra i nostri soci e che rappresenta la realizzazione di una nostra vecchia idea: unirci per avere più forza nella rappresentanza e incidere sugli sviluppi professionali del nostro lavoro”.

“La rappresentanza sindacale si rafforza solo nell’aggregazione”, aggiunge il presidente di Uncai Aproniano Tassinari. “Uncai lo sta facendo attraverso un modello per fortuna non piramidale e verticistico ma dialogante, nella convinzione che la crescita del comparto agromeccanico e il superamento degli ostacoli arrivino attraverso il confronto e la condivisione di esperienze e competenze, cercando e aprendo insieme nuove vie”.

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