Nella giornata cruciale per il Governo Draghi, riunitosi in Parlamento in vista del voto di fiducia dopo le turbolenze della scorsa settimana tra le forze di maggioranza che sostengono l’esecutivo, che avevano portato il premier a rassegnare le dimissioni (poi respinte dal Presidente della Repubblica Mattarella), anche FederUnacoma si unisce al coro di appelli che, dal mondo produttivo a quello istituzionale, hanno ribadito l’assoluta necessità della continuità.

Proprio questa mattina, mentre Draghi stava riferendo al Senato (dove è previsto il primo voto di fiducia) sui risultati ottenuti dal suo esecutivo – dalla riforma della giustizia a quella degli appalti, passando per i ristori varati per attutire gli effetti della pandemia e dei rincari energetici -, la Federazione italiana dei costruttori di macchine per l’agricoltura ha lanciato il proprio appello affinché le forze politiche possano convergere su un programma comune e dare continuità all’azione di Governo in una fase cruciale per l’economia del Paese.

FederUnacoma, la continuità di Governo è fondamentale per il rilancio dell’agricoltura e della meccanizzazione

“Le tensioni internazionali, la crisi economica e la mole degli adempimenti necessari per accedere ai fondi europei del PNRR – ha ribadito FederUnacoma nella nota con cui ha espresso il proprio sostegno all’esecutivo di Draghi – rendono indispensabile la permanenza alla guida del Governo di una figura autorevole e lungimirante come quella di Mario Draghi. L’agricoltura si è posta in questi anni come settore altamente strategico – sottolinea la Federazione – non soltanto per la sicurezza alimentare ma anche per l’uso corretto delle risorse naturali, per la gestione e la manutenzione del territorio, per la fornitura di materie prime industriali e per la produzione di bioenergia necessaria alla riduzione dei gas serra”.

“Le tecnologie sono lo strumento che consente all’agricoltura di assolvere a tutte queste funzioni – ricorda il Presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – ma l’industria dell’agromeccanica necessita di programmazione, di sostegno alla ricerca, di incentivi pubblici, insomma di interventi collocati in un sistema coerente e impostati in un’ottica pluriennale. Anche per questa ragione – conclude Malavolti – chiediamo che il Governo Draghi possa portare a compimento il proprio mandato, contribuendo a sviluppare una cultura politica che riconosca i problemi nella loro complessità e che cerchi soluzioni organiche, con effetti positivi e durevoli”.

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