La solidarietà ha le mani sporche di terra e guida il trattore

Scarpe grosse, cervello fino…e cuore immenso. Tanti gli agricoltori e contoterzisti che hanno generosamente offerto un aiuto alle popolazioni del Centro Italia prima colpite dal terremoto e poi dalle eccezionali nevicate dello scorso gennaio.

Se è vero che molte iniziative sono state intraprese e coordinate dalle diverse Associazioni di Categoria Agricole, è altrettanto vero che ad alimentarle è stato l’innato altruismo di chi con i capricci della natura è chiamato a confrontarsi ogni giorno.

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Nonostante le difficili congetture di mercato, molti allevatori di varie regioni hanno messo a disposizione degli ‘sfortunati colleghi’ balloni di fieno e paglia,  sacconi di mangimi, pellet e legna da ardere. E mentre formicolavano le solite polemiche sull’inefficienza della burocrazia italiana, c’è anche chi si è messo alla guida del proprio trattore per oltre 10 ore di viaggio per consegnare direttamente gli aiuti alle aziende terremotate.

Vanno inoltre doverosamente ricordati i tanti temerari che con abnegazione si sono uniti con i propri mezzi spalaneve e turbine alle impegnative operazioni di ripristino della viabilità. Una vera ‘task force’ di solidarietà, fatta di gesti concreti e poche parole, che fa onore ad un comparto da sempre animato da silenziosi eroi.