I malviventi che stanno razziando il pavese sono riusciti a colpire ancora: questa volta, a poche settimane dagli ultimi furti, hanno messo nel mirino un’azienda agricola di Lardirago, a nord del capoluogo di provincia. Qui, nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre, dopo essersi introdotti all’interno di una cascina situata nei campi appena fuori il centro abitato, sono riusciti a ‘cannibalizzare’ due trattori, spogliandoli delle apparecchiature tecnologiche di cui erano dotati.

Tra cui figuravano costosi ricevitori satellitari per l’agricoltura di precisione e monitor di bordo per la gestione delle operazioni in campo e la raccolta dei dati. Attrezzature sempre più richieste nel settore primario e che, proprio per questo, fanno gola a un numero crescente di malintenzionati. Che scelgono questo tipo di refurtiva poiché sicuramente più facile da gestire rispetto a un mezzo o a un’attrezzo agricolo, da disassemblare o spedire fuori dall’Italia.

I proprietari hanno scoperto il furto soltanto in mattinata, poco prima di iniziare le attività in campo. I danni, per il solo valore delle apparecchiature sottratte, ammontano a circa 10mila euro. Ma se si tengono in considerazione le possibili conseguenze derivanti dalla riorganizzazione delle operazioni e dai fermi macchina, il conto potrebbe lievitare ulteriormente. Immediata la denuncia alla stazione locale dei carabinieri. Come si accennava in apertura, quello di Lardirago è soltanto l’ultimo di una serie di furti nel pavese che, proprio nelle ultime settimane, avevano interessato il comune di Sartirana Lomellina, dove ad essere colpita più volte era stata l’azienda del sindaco.

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