Un’associazione per promuovere, diffondere e sostenere i metodi e i principi di produzione biologica come modello di sviluppo sostenibile: sono questi gli obiettivi del Distretto Biologico della Valtellina, il primo di questo tipo in Lombardia. Il neonato distretto, riconosciuto dalla Regione ai sensi della Legge nazionale sull’agricoltura biologica, ha sede nel Comune di Chiuro, in provincia di Sondrio.

L’associazione di promozione sociale (APS) senza scopo di lucro si pone l’obiettivo di divulgare un modello di sviluppo sostenibile nel territorio valtellinese, coinvolgendo numerose realtà agricole, economiche, istituzionali e sociali presenti nel territorio provinciale di Sondrio, che comprende 76 Comuni.

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L’area della Valtellina vanta oltre 1.900 ettari di superficie agricola condotta con metodo biologico, a fronte di una regione, la Lombardia, in cui si contano circa 3.500 imprese che si dedicano all’agricoltura biologica (includendo sia produttori sia trasformatori), con un’area totale destinata alle colture di questo tipo che ammonta a 56.500 ettari. Il Distretto è composto da 15 aziende agricole e 3 operatori della filiera bio, che offrono una vasta gamma di prodotti certificati. Tra questi: ortaggi, mele, patate, uva, frutti di bosco, zafferano, piante officinali, uova e miele. E fino ai formaggi più tipici della Valtellina come le DOP Bitto e Valtellina Casera.

Valtellina, un piano quinquennale per lo sviluppo del biologico. Il commento della regione Lombardia

Il piano quinquennale di attività del Distretto Biologico mira a incrementare la superficie agricola biologica del 10% e di conseguenza il numero degli operatori certificati. Le azioni previste si concentrano sulla sostenibilità, sulla promozione della conversione al metodo biologico e sul miglioramento della qualità della vita nelle aree montane. Inoltre, si prevede di facilitare l’accesso degli operatori biologici alle procedure amministrative, stimolare l’aggregazione e la certificazione di gruppo e gestire il Centro del Biologico della montagna alpina di Chiuro, un importante hub per la divulgazione e la formazione nel settore biologico di montagna. Il Distretto Biologico della Valtellina ha titolo per essere inserito nel Registro Nazionale del Ministero dell’Agricoltura.

“È il primo – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi – ad avere ottenuto il riconoscimento secondo i criteri stabiliti dal MASAF e approvati dalla Giunta a dicembre 2023. Un modello innovativo che sta suscitando interesse in molti territori lombardi”.

“La Regione – conclude l’assessore – ha deciso di investire in questo settore, come dimostrato dai 93,2 milioni di euro destinati al sostegno a partire dal 2014. Questo esempio sarà presto seguito da altri progetti sul territorio regionale”.

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