Non solo truck e trasporti commerciali: le motorizzazioni a idrogeno, perno su cui ruotano le future strategie per la transizione energetica di una grossa fetta del settore automotive, approdano anche al mondo della meccanizzazione agricola. Più precisamente nel segmento dei sollevatori telescopici: il gruppo francese Manitou, tra i leader mondiale nel segmento delle piattaforme aree e della movimentazione, in un evento dedicato alle strategie per la transizione energetica nel prossimo decennio ha svelato alla stampa il primo innovativo prototipo di sollevatore telescopico alimentato a idrogeno verde.

L’idrogeno verde è il più sostenibile tra quelli disponibili per questa tipologia di carburante, a differenza dell’idrogeno grigio (prodotto da fonti fossili) e blu (prodotto da fonti fossili ma trattato con tecnologie per l’assorbimento di carbonio). E gli investimenti continuano a essere imponenti: sono 60 i milioni di euro investiti ogni anno dal gruppo francese nei suoi 10 centri di ricerca e sviluppo nel mondo.

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Manitou, la data cardine è il 2030

Entro il 2030 Manitou intende ridurre le emissioni di gas serra prodotti dai suoi macchinari per ogni ora di utilizzo del 34%: una strategia ambiziosa, che prosegue nel solco tracciato nel 2022 con l’annuncio di mezzi endotermici meno inquinanti e di sollevatori telescopici elettrici. Convalidata dall’ente internazionale SBTi nel corso dell’anno, la strategie di Manitou viene dunque rafforzata dallo sviluppo dei mezzi a idrogeno, una vera e propria alternativa a medio termine per i suoi clienti in cerca di veicoli che impattino in maniera più contenuta sull’ambiente. Il Gruppo Manitou intende affiancare le gamme elettrica e a idrogeno a seconda delle applicazioni di ciascun utente, con l’obiettivo di commercializzare il 43% di prodotti a basse emissioni entro il 2030.

L’idrogeno al centro: il ruolo delle infrastrutture

La buona riuscita del piano per lo sviluppo di motorizzazioni a idrogeno non può prescindere dalla costruzione di infrastrutture adeguate per il suo stoccaggio e la sua distribuzione. Proprio per questo, il centro prove del Gruppo è stato allestito con una stazione di idrogeno verde, grazie alla quale possono essere testati i nuovi mezzi. Il primo passo di questo piano consiste nel garantire l’autonomia e l’affidabilità in condizioni reali, testando la durata dei componenti.

Il Gruppo ha basato questo primo prototipo su un modello esistente della sua gamma di macchine per l’edilizia, in grado di sollevare carichi fino a 18 m. Questa macchina sarà testata e inviata nei cantieri entro la fine del 2023, con l’obiettivo di raccogliere preziosi feedback dagli utenti per migliorare questo prototipo. Il mercato sta valutando due tipi di tecnologia a idrogeno: il motore a combustione e la tecnologia a celle a combustibile. Anche se questo primo prototipo a idrogeno si basa sulla seconda tecnologia, ampiamente utilizzata nel segmento del trasporto commerciale, Manitou ha sottolineato che in fase di produzione, in futuro, potranno essere adottate altre soluzioni, in base alle specifiche esigenze dei clienti.

I commenti

Concetto ribadito anche da Michel Denis, Presidente e CEO del Gruppo: “stiamo studiando tutte le tecnologie legate all’idrogeno in base alle esigenze degli utenti. Questo prototipo è solo il primo passo. Un secondo prototipo di sollevatore rotante sarà sviluppato nei prossimi mesi. L’idrogeno verde offre molti vantaggi: la produzione può essere effettuata utilizzando l’energia eolica, che non produce emissioni di gas a effetto serra. Questo si inserisce perfettamente nel nostro piano a basse emissioni di carbonio”.

“Il settore dell’idrogeno verde si sta gradualmente affermando con l’ingresso in questo mercato di diversi attori”, ha sottolineato Julien Waechter, VP R&D Manitou Group. “Tutti i meccanismi di aiuto proposti dai vari governi incoraggeranno la transizione verso l’idrogeno e accelereranno lo sviluppo della rete di distribuzione e, in ultima analisi, la riduzione dei costi di utilizzo delle nostre macchine che utilizzano questa energia”. Se tutto procederà come preventivato, il primo sollevatore telescopico alimentato al 100% a idrogeno sarà disponibile sul mercato entro il 2026.

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