Nonostante la tenacia mostrata dai cittadini nella ricostruzione dopo i tragici eventi che lo scorso maggio colpirono l’Emilia-Romagna, gli effetti dell’alluvione continuano a farsi sentire su tutto il tessuto agricolo e produttivo. La conta dei danni totali ammonta a quasi 9 mld €, tra strade e infrastrutture danneggiate, abitazioni private distrutte e campi allagati, con intere colture annegate sotto le piene. Sul totale dei danni, più di 1 mld è da ascrivere, infatti, alla sola agricoltura. Anche se le istituzioni si erano subito mobilitate con gli aiuti (come il Prestito MIA – Misura Intervento Alluvione erogato da Ismea durante l’estate), non sono state poche le difficoltà riscontrate dagli agricoltori nell’accedere agli stanziamenti. Tanto da spingere il Masaf a proporre un nuovo schema di decreto per lo stanziamento di ulteriori 181.6 mln € a favore degli agricoltori colpiti.

Approvato anche dalla Conferenza Stato-Regioni, si tratta di un decreto che mette in risalto tutta la drammaticità del momento storico che il settore primario sta vivendo in un periodo di grandi stravolgimenti climatici: la misura, infatti, si rivolge contemporaneamente sia agli agricoltori colpiti dall’alluvione che a quelli che hanno subito gli effetti della siccità tra il 2022 e il 2023. I fondi disponibili sono stati messi a disposizione dalla Commissione europea, attraverso il regolamento (UE) 2023/1465 relativo alla riserva di crisi. Nello specifico, Bruxelles ha stanziato 60,5 mln €, mentre l’Italia ha assicurato un cofinanziamento di 121,1 mln €.

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Alluvione e siccità, il decreto del Masaf nel dettaglio

Il decreto del Masaf approvato prevede l’assegnazione di 100 mln € in favore delle aziende agricole delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche colpite dall’alluvione del maggio 2023 ed i rimanenti 81,6 milioni di euro in favore delle imprese agricole danneggiate dalla siccità del 2022, protrattasi fino all’aprile 2023. Mentre per la siccità i contributi sono stati quantificati sulla base delle istruttorie regionali, ad integrazione dell’aiuto già concesso dalle stesse Regioni, per l’alluvione è stato necessario effettuare una puntuale rilevazione dei danni, particolarmente complessa soprattutto nelle aree collinari e montane interessate da migliaia di frane, che ha portato alla quantificazione di un contributo medio per ettaro, pari a 130 € per i pascoli, a 380 € per i seminativi e a 1.500 € per le colture arboree.

“Si tratta di un provvedimento particolarmente atteso, soprattutto dalle imprese dei territori colpiti dall’alluvione del maggio scorso, che interesserà una superficie complessiva superiore a 180 mila ettari, distribuita su circa 25 mila aziende, in gran parte localizzate nella Regione Emilia Romagna”, ha commentato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.

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