Mercato Trattori Europa: in rosso le immatricolazioni nel primo semestre. E non poteva essere altrimenti considerate le implicazioni della pandemia. Secondo i dati forniti dal CEMA (l’associazione europea dei costruttori di macchine agricole) sono stati immatricolati circa 89.105 trattori in tutta Europa nei primi sei mesi del 2020. Di questi 23.556 appartengono alla fascia fino ai 50 cavalli e 65.549 da 51 cavalli in su.

Va però precisato che sul totale i veri trattori agricoli sono 68.831. Il resto si tratta di quad, sollevatori telescopici e altri veicoli. Mercato Trattori Europa

Mercato Europa. -12 per cento nei primi sei mesi

Il calo è dunque del 12 % rispetto ai primi sei mesi del 2019 con gennaio e febbraio sulla linea dell’anno precedente e cali significativi nei mesi di marzo (-7,11% rispetto al 2019) , Aprile (-25,81%), maggio (-22,72%) e giugno (-12,03%), determinati ovviamente dagli effetti del COVID-19 in tutto il continente.

A livello di potenze, le immatricolazioni sono calate in ogni segmento a eccezione del range tra i 30 e i 50 cavalli. Complessivamente, più della metà dei trattori sul totale immatricolato è inferiore a 100 cavalli e meno di uno su quattro supera i 150.

Mercato Europa
Comparazione per potenza tra le immatricolazioni del primo semestre del 2019 e quelle del 2020

Con un impatto così drammatico l’industria ha richiesto una certa flessibilità affinché le macchine potessero essere dotate di motori di transizione già prodotti e acquistati prima della crisi. Le istituzioni europee hanno giustamente modificato gli aspetti più urgenti del regolamento Stage V e prorogato di 12 mesi le scadenze del 30 giugno e del 31 dicembre 2020 per la produzione e l’immissione sul mercato di trattori dotati di motori di transizione inferiori 75 cavalli e superiori a 175. Lasciando dunque inalterate le scadenze per la fascia da 75 a 175 cavalli.

In difficoltà la fascia tra i 75 e i 175 cavalli

Sulla base dei numeri forniti dalle autorità nazionali, le immatricolazioni per le macchine da 75 a 175 cavalli sono diminuite del 16,03% nei primi 6 mesi del 2020, con un calo record del 23,55% nel secondo trimestre. Pertanto, la Commissione europea deve continuare a monitorare l’effetto del COVID-19 sull’industria ed effettuare valutazioni tempestive dell’impatto sulle scadenze imminenti a livello di emissioni per questa fascia di trattori, intraprendendo nel caso nuove azioni legislative.

Mercato Europa
Le immatricolazioni del primo semestre

I due principali  mercati di trattori in Europa rimangono la Germania e la Francia con la prima che ha sorprendentemente contenuto il calo nel primo semestre al 2,75%  rispetto al 2019. Perdite ben più sostenute invece per Francia (-18,81%), Italia (-17,98%), Regno Unito (-25,21%) e Spagna (-25,62%).

Le aspettative per il secondo semestre sono buone

Intanto il barometro CEMA sulle aspettative degli addetti ai lavori continua a volgere al bel tempo. L’indice per l’industria delle macchine agricole in Europa ha già raggiunto i livelli pre-COVID-19, che erano tuttavia bassi. Superato lo shock immediato per la pandemia, le aspettative hanno iniziato a migliorare e, a partire da luglio, la valutazione relativa all’attività corrente è migliorata in modo significativo. Resta da vedere se le immatricolazioni dei trattori confermeranno questo ritorno ai livelli pre-COVID-19 per il secondo semestre e se l’attività persa nei primi sei mesi sarà anche solo parzialmente recuperata.

In primo piano

Articoli correlati