Progettata da Oliver Agro per lavorare su ortaggi a cespo e a foglia e in generale su ogni coltura trapiantata o seminata su baule o piano (insalata, radicchio, broccoli, cavolfiori, canapa, bieta, cipolla), la sarchiatrice interfilare Optyma 2.0 si caratterizza per la semplicità di utilizzo grazie a un sistema di riconoscimento delle piante con sensori a fibra ottica. La Optyma 2.0 è studiata per lavorare principalmente in uno stadio vegetativo precoce delle malerbe ed è costituita da un telaio idraulico traslatore al quale vengono fissati gli elementi sarchianti ad una distanza minima interfilare di 17 per 15 centimetri di interpianta.

La concezione della macchina consente di entrare dopo 10 giorni dal trapianto della coltura, garantendo una pulizia totale con un duplice diserbo, eseguendo la sarchiatura tra le file e tra le piante senza dover ripassare sullo stesso baule. Ogni elemento dell’Optyma 2.0 è composto da un montante verticale lineare servito da un cilindro oleodinamico e gestito da un potenziometro lineare con corsa di +/- 150 millimetri, e un longherone longitudinale a più alloggiamenti per diverse attrezzature.

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L’elemento presenta in posizione anteriore un tastatore a ruota con sensore angolare per l’autolivellamento e posteriormente si trova il meccanismo oleodinamico per l’apertura e chiusura dei coltelli nell’interpianta. L’impianto idraulico proporzionale permette una sarchiatura fluida e costante durante il lavoro, con il sensore angolare e il potenziometro lineare installati sull’elemento che consentono una profondità di lavorazione costante con variazioni di +/- 3 millimetri sotto il profilo del terreno. Il tutto è gestito da una centralina PLC con display touch/ screen da 7” interfacciato al sistema di guida.

I 2 coltelli lavorano appena al di sotto della crosta del terreno, perpendicolari rispetto all’asse di avanzamento del trattore e sono gestiti elettricamente dal sistema di guida ottica Tillett & Hague che aziona il meccanismo di apertura e chiusura analizzando i dati dalle fotocamere digitali per riconoscere le singole piante coltivate dalle infestanti. Sul display touch-screen vengono mostrate linee guida o tracciati che dimostrano la qualità della corrispondenza e l’esatta regolazione dei settaggi sia della telecamera che del software. Dove vengano rilevate le erbacce, viene sovrapposto un grafico che ne mostra il perimetro. La posizione dei tracciati serve per allineare gli elementi della sarchiatrice rispetto alle file identificate. Inoltre viene sincronizzata l’apertura dell’elemento sarchiante in corrispondenza delle singole piante mentre passano sotto l’attrezzo.

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