Passo dello Stelvio, tornano i trattori d’epoca
L'Oldtimer Tractor Tour tornerà sul passo alpino per festeggiare i 200 anni dalla sua apertura. Previsti centinaia di mezzi d'epoca. Ma le polemiche non si placano

La storia dell’agromeccanica che attraversa la storia d’Italia, sulle strade che ne hanno segnato le tappe più importanti. Come quella che snodandosi tra le cime del gruppo dell’Ortles, tra Lombardia e Trentino Alto-Adige, arriva al leggendario Passo dello Stelvio, a 2.758 m di quota. Proprio qui, in una delle cornici naturalistiche più incantevoli dell’arco alpino, il prossimo 21 giugno si svolgerà uno dei raduni trattoristici più amati: l’Oldtimer Tractor Tour.
L’appuntamento, che riunisce in unica occasione amanti della montagna e dell’agromeccanica, è stato organizzato, come di consueto, dall’Oldtimer Club Vinschgau, in Val Venosta. Il ritrovo è previsto a Prato allo Stelvio, in Alto Adige. I trattori d’epoca, poi, si inerpicheranno sul lato trentino del passo, percorrendo gli oltre 40 tornanti che li separeranno dall’arrivo. La data coincide con l’inizio dell’estate: una scelta fatta per far sì che tutti i mezzi possano percorrere in sicurezza la strada, su cui c’è neve fino a tarda primavera.
Gli organizzatori prevedono la presenza di oltre trecento trattori e centinaia di appassionati, pronti a celebrare anche l’anniversario dei 200 anni di vita del Passo dello Stelvio, il più alto in Italia e il secondo in Europa. Tuttavia, la crescente attenzione alla sostenibilità dell’evento – i proprietari dei trattori sono obbligati infatti a fare il pieno con 20 litri di olio vegetale idrotrattato – non hanno placato le polemiche da parte degli ambientalisti.
Elisabeth Ladinser, presidente della Federazione Ambientalisti Alto Adige, non usa giri di parole. “Mandare una colonna di ferraglia attraverso un ambiente naturale delicato – ha detto – proprio in occasione dell’anniversario di una delle più straordinarie strade alpine, è un brutto segnale. Invece di dare un vero esempio di mobilità sostenibile si celebra il passato con una nuvola di fumo”.
La sigla ha lanciato un appello alle istituzioni e alla cittadinanza affinché venga ripensato alla radice un evento che, come è stato rimarcato dagli ambientalisti, oltre a mettere sotto stress la fauna locale, rischia anche di paralizzare lo snodo della SS 38 che collega le due regioni italiane.
Per i dettagli dell’evento è possibile consultare il sito ufficiale.