A causa dell’impennata delle temperature dell’ultima settimana sono aumentati vertiginosamente anche i rischi legati ai lavori all’aperto, quelli più esposti agli effetti del caldo e del sole. Come l’agricoltura, settore in cui numerose regioni, proprio a causa dell’eccezionale ondata di calore, hanno vietato le lavorazioni in determinate fasce orarie. Accorgimenti che, tuttavia, non sono bastati ad evitare spiacevoli conseguenze per i lavoratori. Come avvenuto nella tarda mattinata di martedì 18 luglio nei campi in provincia di Rieti.

Qui, non lontano dal comune di Fiamignano (Rieti), nella cornice della Piana di Rascino, si è sfiorata la tragedia: un giovane agricoltore del posto, mentre stava effettuando alcune lavorazioni con il suo trattore (presumibilmente sprovvisto di cabina con aria condizionata), ha perso i sensi alla guida, cadendo fuori dall’abitacolo, per poi finire svenuto in mezzo al campo. Il trattore, con il motore acceso e le marce ancora inserite, ha proseguito la sua corsa senza fermarsi, effettuando ampie traiettorie circolari nel campo, indirizzato molto probabilmente dallo sterzo.

Il mezzo agricolo per fortuna non ha travolto l’agricoltore, che è comunque rimasto privo di sensi per diverse ore. L’allarme è scattato verso l’ora di pranzo, a causa del mancato rientro del giovane a casa. I familiari, dopo aver chiamato le forze dell’ordine, si sono recati sui terreni agricoli. Qui hanno visto il trattore che girava in circolo. Tuttavia, ci hanno impiegato più di un’ora a localizzare l’uomo che nel frattempo era rimasto sotto il sole cocente per molto tempo, in una giornata in cui le colonnine di mercurio del Centro Italia avevano sfiorato i 40 gradi (molto più alti quelli percepiti).

Serie le condizioni dell’uomo: si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso, che lo ha trasportato d’urgenza al policlinico Gemelli di Roma, dove è ancora ricoverato, sotto stretta osservazione. Nonostante le ferite riportate, non è in pericolo di vita. I pronti soccorsi della capitale, proprio in questi giorni, hanno dovuto gestire un picco di ricoveri causati dal caldo, soprattutto di persone anziane con tachicardia, calo della pressione arteriosa nonché problemi all’apparato digerente. Anche se sotto stress, il sistema ospedaliero sta fronteggiando l’emergenza in modo ottimale.

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