Brutale e vile: non ci sono altre parole per descrivere l’atto criminoso che ha avuto luogo nei terreni dell’Istituto Agrario Emilio Sereni, nella periferia est di Roma. Nella notte tra sabato 16 e domenica 17 settembre, alcuni malviventi si sono introdotti all’interno delle proprietà dell’istituto scolastico e hanno ucciso e ferito gravemente alcune mucche, allevate in loco secondo rigorosi processi biologici e utilizzate per illustrare agli studenti le tecniche di zootecnia.

Il raid si è consumato di notte: i malviventi sono stati favoriti dall’assenza di un impianto di videosorveglianza che potesse aiutare nella ricostruzione dei loro spostamenti. Secondo la preside dell’istituto, i criminali si sarebbero introdotti all’interno dei terreni con un’automobile, sfruttando le strade di accesso di un campo confinante. Le mucche, che vivono praticamente in mezzo ai campi allo stato semibrado, sono state raggiunte da una violenza ingiustificata, spaventosa.

I criminali le hanno prese a frecciate. Dopo averne uccisa una, di razza marchigiana, l’hanno perfino macellata sul posto, lasciandone soltanto i resti. Invece un’altra, di razza Limousine, è stata ferita gravemente a un polmone. I responsabili dell’istituto l’hanno trovata la mattina successiva con una freccia conficcata nel costato, penetrata nel corpo di oltre 40 cm, arrivando a perforare perfino i polmoni. Le condizioni sono talmente gravi da rendere inevitabile l’abbattimento. Si tratta, in entrambi i casi, di razze che valgono 4.000-5.000 euro a capo, ma i cui tagli, se trattati da mani di macellai esperti, possono lievitare ulteriormente a livello economico.

“Noi siamo in una zona al confine con Tor Bella Monaca in cui facciamo tanti progetti di legalità, ci impegniamo per avviare i ragazzi al lavoro. Ma questi sono episodi gravissimi che ci mettono con le spalle al muro”, ha commentato la presidente dell’istituto, sconvolta per quanto accaduto. Sul posto sono prontamente intervenuti i carabinieri. Sgomenti gli studenti e l’intero corpo docente per la brutalità dell’attacco subito dagli animali del loro allevamento.

Che, tra l’altro, non è la prima volta che resta vittima di un raid di questo tipo. La scorsa primavera erano stati sgozzati quattro maiali, anche in questo caso dal valore di migliaia di euro. Inizialmente si pensava potessero essere atti intimidatori nei confronti di qualcuno, una sorta di ‘sgarbo’ finito male. Ma in realtà si fa sempre più strada l’ipotesi di reati predatori, finalizzati all’acquisizione di denaro o di refurtiva. Come avvenuto altre volte in passato, quando alcuni ignoti cercarono di svaligiare le macchinette all’interno dei locali scolastici e di rubare un trattore nella rimessa.

Raid nell’istituto agrario di Roma, il commento di Lollobrigida

“Esprimo solidarietà e vicinanza nei confronti della dirigente, del corpo docente, del personale amministrativo e degli studenti dell’istituto Agrario Emilio Sereni di Roma, oggetto di un raid avvenuto la notte scorsa e durante il quale sono state messe in atto violenze contro gli animali della scuola”. Lo dichiara il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“Non è purtroppo la prima volta che accadono episodi di questa natura aggravati dall’efferatezza contro gli animali. Faremo di tutto per fermare questi criminali”, continua il ministro. “L’istituto Sereni non solo rappresenta un investimento per la nostra Nazione, ma è un modello di didattica e un presidio di legalità. Il Masaf è pronto a sostenere questa eccellenza scolastica in un momento di difficoltà”, conclude il ministro Lollobrigida.

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